Milano e Roma si confermano i principali mercati residenziali del lusso, con Milano che mostra stabilità e Roma una crescita nel 2025.
L’evidenza è frutto del World cities prime residential index di Savills, per cui a livello globale il prezzo al metro quadrato delle abitazioni prime si prevede in crescita in media dell’1,6% nel 2025, in calo rispetto al 2,2% del 2024.
Nel 2024 i canoni di affitto sono aumentati in media del 4,3% nelle 30 città monitorate, con Dubai in testa (+23,5%), seguita da Bangkok (+15,4%) e Kuala Lumpur (+12,2%). Hong Kong è la città più cara dove comprare casa, mentre New York lo è per affittare.
Milano si posiziona all’11° posto delle 30 città monitorate dallo studio per i prezzi, che si rivelano stabili rispetto al 2023, mentre Roma si posiziona al 17° con valori ancora in crescita.
Per quanto riguarda i canoni prime, nel 2024 sia Milano che Roma hanno registrato ulteriori incrementi che hanno portato Milano al 7° posto dopo Londra e Roma al 9° dopo Singapore.
Il mercato luxury tiene in Italia
In generale, il mercato residenziale luxury di Milano e Roma si è mostrato resiliente, con performance solide sia nei canoni che nei valori immobiliari: nel 2024 a Milano i prezzi si sono mantenuti sostanzialmente stabili, mentre Roma ha registrato un incremento del 3% sia dei canoni che dei prezzi. Per il 2025, Milano dovrebbe confermarsi stabile o in leggera crescita per quanto riguarda i canoni (<2%) e stabile sui prezzi, mentre a Roma i prezzi degli immobili di lusso sono previsti in crescita in un range che va tra il 2% e il 3,9%, così come i canoni che potrebbero vedere una crescita fino al 2%.
In testa alla classifica globale delle città per le quali si prevede una maggior dinamicità dei prezzi c’è Dubai, con una crescita prevista tra l’8% e il 9,9% nel 2025, sostenuta dall’arrivo di nuovi residenti e da un mercato immobiliare in evoluzione. Seguono Sydney (+4%/+5,9%), Madrid (+4%/+5,9%) che ha registrato l’aumento più significativo nel 2024 (+9,4%) e Lisbona (+4%/+5,9%), tutte caratterizzate da un’elevata domanda di immobili di pregio e da un’offerta limitata. Anche Barcellona e Città del Capo registrano una crescita significativa, spinte rispettivamente dalla scarsità di stock di qualità e dal miglioramento delle condizioni economiche locali.
Nel 2024, 25 delle 30 città monitorate nel Savills Prime Residential World Cities Index hanno registrato un aumento dei canoni residenziali prime, con un incremento medio del 4,3% sull’intero indice.
Dubai si conferma il mercato più dinamico nel settore degli affitti di lusso, registrando l’aumento più significativo anche in termini di rendimenti grazie a canoni che continuano a crescere più velocemente dei prezzi; gli yield hanno raggiunto il 5,3% (+60 bps YoY), mentre a Kuala Lumpur si sono attestati al 4,3% (+38 bps). Grazie a un forte afflusso di nuovi residenti i canoni prime a Dubai sono aumentati del 23,5% nel 2024, superando il picco di mercato registrato nel 2016.
Per il 2025, secondo le previsioni di Savills, i canoni prime continueranno a crescere nelle 30 città monitorate, sebbene a un ritmo inferiore rispetto alla media storica. Dubai è destinata a guidare ancora il mercato globale degli affitti prime, con un incremento previsto superiore al 10%.
“Anche in Italia il mercato residenziale prime ha dimostrato una notevole resilienza, nonostante le incertezze economiche degli ultimi anni” – dichiara Danilo Orlando, head of residential. “Con il 2024 caratterizzato ancora da tassi di interesse elevati, ci aspettiamo che nel 2025 la domanda di immobili prime in affitto rimanga vivace sia a Milano che a Roma, dove la scarsità di immobili sul mercato continua a far crescere i canoni di locazione. I giovani lavoratori e gli studenti continuano a trasferirsi verso le grandi città, alimentando così la domanda, mentre il completamento di alcuni progetti nel settore BTR si appresta ad infondere nuova linfa al mercato degli affitti. Sul fronte delle compravendite, Roma si presenta con un outlook più promettente grazie a prezzi più accessibili, prevedendo una ripresa del volume delle transazioni e una lenta crescita dei prezzi, con un forte interesse per i nuovi sviluppi. A Milano, invece, le prospettive restano più prudenti a causa della rapida crescita dei prezzi degli ultimi anni.”