I mercati immobiliari globali offrono oggi interessanti opportunità cicliche. In particolare, Europa, Regno Unito e Asia appaiono ben posizionati per beneficiare della riallocazione dei flussi di capitale, in un contesto in cui gli investitori mostrano un rinnovato interesse per la diversificazione.
La macro evidenza emerge dal Global real estate outlook di metà anno di M&G, secondo cui la crescente incertezza legata alla politica statunitense sta favorendo una riallocazione dei capitali verso l’Europa e la regione Asia-Pacifico (Apac).
Il calo dei tassi d’interesse, l’aumento della spesa per la difesa e la spinta verso una maggiore autosufficienza economica stanno rafforzando la fiducia degli investitori nei confronti dell’Europa. In Asia, la coesione regionale e le politiche fiscali espansive della Cina stanno sostenendo una crescita degli investimenti intra-regionali.
Per quanto riguarda la diversificazione e gestione del rischio, gli investitori stanno mostrando un interesse crescente per gli asset reali, visti come strumenti efficaci per proteggersi dall’inflazione e dalla volatilità dei mercati. Le strategie core orientate al reddito restano centrali, mentre le opportunità di tipo value-add continuano ad attrarre attenzione in un contesto di dislocazione del mercato. Il settore residenziale (Living) si conferma come un’area difensiva con solide prospettive di crescita nel lungo termine.
Un panorama di opportunità più ampio
La logistica si mantiene un settore strategico, anche se la volatilità legata al commercio globale potrebbe influenzare la domanda in alcune aree. I data center stanno emergendo come una asset class resiliente, sostenuta dall’adozione dell’intelligenza artificiale e dalla crescente digitalizzazione. Uffici e retail tornano sotto i riflettori, con performance superiori per gli asset prime e conformi ai criteri Esg nelle principali location.
Martin Towns, global head of M&G real estate, ha commentato: “Stiamo assistendo a una significativa trasformazione strutturale nel panorama degli investimenti immobiliari globali. Un mercato caratterizzato da valutazioni riviste, tassi d’interesse in calo e pipeline di sviluppo contenute sta creando un contesto più stabile e favorevole per gli investitori. Tuttavia, è soprattutto il quadro geopolitico – in particolare la revisione della politica statunitense – a ridefinire il sentiment degli investitori e a orientare i flussi di capitale
Europa, Regno Unito e Asia si stanno affermando rapidamente come destinazioni chiave per gli investimenti immobiliari, trainate da settori ad alta domanda come la logistica e il residenziale, oltre a infrastrutture strategiche come i data center. Parallelamente, si registra un rinnovato interesse per gli uffici e gli spazi commerciali. Per gli investitori con un orizzonte di lungo periodo, le attuali condizioni di mercato rappresentano un’opportunità rara per acquisire asset di alta qualità a valutazioni prossime ai minimi ciclici. La recente volatilità dei mercati potrebbe mantenere un atteggiamento cauto tra gli investitori, prolungando così la finestra favorevole per strategie di tipo value-add orientate a rendimenti robusti nel tempo.
Per generare reddito, uno dei cambiamenti più rilevanti emersi nel post-pandemia è l’adozione di un approccio più orientato al consumatore, asset per asset. Nel segmento uffici, gli investitori si concentrano sempre più sull’offerta di servizi di alta qualità e spazi eccellenti, riconoscendo che gli occupanti di immobili prime e super prime sono disposti a pagare un premio per ambienti che migliorano l’esperienza, la produttività e il benessere. Allo stesso tempo, la forte domanda abitativa in un contesto di carenza strutturale sta indirizzando i capitali verso soluzioni residenziali diversificate, tra cui studentati progettati ad hoc, abitazioni a prezzi accessibili e appartamenti in affitto destinati a professionisti urbani”.
Gabriele Inglese, director investment e asset management del team italiano di M&G real estate, ha dichiarato: “Nonostante un contesto macro complesso, l’Italia continua a offrire interessanti opportunità per gli investitori immobiliari, soprattutto nei settori living e logistica. Le città del nord, con Milano in testa, rappresentano poli di attrazione grazie a fondamentali solidi e a un mercato in rapida maturazione. Nel comparto logistico, la domanda si è mantenuta stabile anche durante il rallentamento economico, con un take-up di circa 500.000 mq nel primo trimestre e tassi di vacancy inferiori alla media europea. Il mercato residenziale italiano mostra segnali di consolidamento, con una domanda locativa ancora vivace e una crescente polarizzazione tra asset prime e secondari. Il segmento living resta centrale nelle strategie degli investitori. Lo student housing continua a mostrare un forte potenziale: con oltre 2 milioni di studenti e una domanda internazionale crescente, si stima un fabbisogno di oltre 250.000 nuovi posti letto. Città come Firenze, Bologna e Milano, mete predilette dai programmi di studio all’estero, contribuiscono a una domanda premium per soluzioni moderne e ben localizzate. Infine, il segmento dei retail park sta emergendo come una proposta interessante per il profilo rischio-rendimento, grazie alla sua resilienza, accessibilità e capacità di attrarre flussi costanti di consumatori, anche in contesti di incertezza economica. In un mercato ancora poco saturo ma dinamico, vediamo nell’Italia una destinazione strategica per investimenti resilienti e di lungo termine”.
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