Lombardini22 è protagonista alla Biennale di Venezia 2025 al Padiglione Italia “Terræ Aquæ” con il progetto “Ri-scrivere i waterfront”, sviluppato insieme a Gaud•e, l’associazione Waterfront Lab e Fondazione Return. L’opera sperimentale, curata da Filippo Mercuri, architetto e Bim consultant di Lombardini22, esplora nuovi scenari di adattamento attraverso visioni architettoniche e tecnologie all’avanguardia.
Di fronte alle proiezioni dell’Ipcc – Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico – che stimano un innalzamento del livello del mare tra 0,28 e 1 metro entro il 2100 – l’installazione propone una nuova visione dei waterfront: non più solo margini, ma reti di condivisione per affrontare la complessità della crisi climatica.
Grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, il racconto si sviluppa attraverso provocazioni visive, dove dispositivi di soglia con funzioni tecniche diventano luoghi identitari e abitabili. Da questo scambio con l’IA, grazie a prompts testuali specifici, nasce una grammatica architettonica inedita, che unisce ingegneria, estetica e impatto sociale.
Il concept si è articolato in tre macro-temi progettuali:
• Piers: moli multifunzionali, spazi per eventi culturali e osservatori naturalistici.
• Levels: piattaforme adattabili alle variazioni del mare che creano scenari mutevoli.
• Bays: arcipelaghi artificiali galleggianti e temporanei, dove architettura e natura si fondono.
Queste strutture diventano catalizzatori di nuovi scenari costieri, promuovendo un dialogo attivo e collettivo sul futuro ambientale.
“Il progetto “Ri-scrivere i waterfront” esplora il potenziale trasformativo degli eventi urbani, unendo il tema Waterfront al Red Carpet della Biennale del Cinema di Venezia: una passerella oltre l’evento, si frammenta nella città, inglobando spazi della quotidianità, dove allure e architettura si riflettono tra acqua, luce e materia” – racconta Mercuri.