Guidato da Stefano Balassone, Lorenzo Cantalini e Giovanna Marchei, lo studio Dunamis ha completato un progetto di ricostruzione per un edificio di edilizia residenziale pubblica a L’Aquila, gravemente danneggiato dal sisma del 2009. L’intervento, denominato “Pentagramma”, vuole andare oltre la semplice ricostruzione, proponendo un’architettura contemporanea che dialoga con la memoria del luogo e il contesto urbano.
“Il nome stesso – svelano i progettisti – evoca una composizione musicale, dove elementi differenti vengono armonizzati in un insieme coerente, simboleggiando l’intento di ricucire il tempo tra passato e futuro. L’architettura diventa così una partitura che scrive un nuovo capitolo per la città ferita, bilanciando memoria e visione”.
L’involucro architettonico si distingue per un’estetica pulita e geometrica, con un volume che ricalca l’ingombro e le dimensioni dell’edificio preesistente, sviluppandosi su quattro livelli fuori terra: quello a quota zero è dedicato a spazi comuni, box auto e cantine, mentre i tre piani superiori ospitano sei ampi appartamenti.
La facciata sud è segnata dalla sovrapposizione di tre lunghe balconate a servizio delle zone giorno. A loro protezione, è stato installato un innovativo sistema di tende tecniche mobili e colorate, che non solo garantisce privacy e schermatura solare, ma anima anche il prospetto con un vibrante ritmo cromatico. Nella facciata nord, invece, le logge creano due assi regolari e simmetrici, con parapetti in lamiera forata dai colori accesi, che riprendono quelli delle tende del prospetto principale, creando un’armonia che lega l’intero edificio.
“Pentagramma” si pone come un esempio di come l’architettura possa rispondere alle esigenze di comfort e sostenibilità dell’abitare contemporaneo, contribuendo attivamente alla rigenerazione del tessuto urbano e sociale della città, capace di guardare al futuro nel rispetto della storia del territorio (foto Aldo Amoretti).