L’efficienza è la risposta al caro energia

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Dell’importanza dell’efficienza energetica ormai si parla da anni, ma in un periodo come questo, in cui i prezzi di elettricità e gas sono schizzati alle stelle, il tema è sempre più in primo piano. Difficilmente si accetta di rinunciare al comfort: tepore d’inverno e fresco d’estate sono quasi un diritto, ma occorre tenere in considerazione anche altre variabili. Come spesso accade, il punto di equilibrio sta nel mezzo: riducendo l’impiego di risorse e migliorando nel contempo il loro utilizzo. Se non si può lavorare sulla riduzione del prezzo dell’energia (gli strumenti per difendersi a livello macroeconomico non sono molti, visti anche i limitati margini governativi di intervento), forse è davvero giunto il momento di pensare a un piano strutturato di efficientamento energetico.

L’efficienza energetica nelle strategie europee

Il ruolo dell’efficienza energetica e dell’uso razionale dell’energia nella lotta ai cambiamenti climatici è dunque di fondamentale importanza. L’Unione Europea ha più volte dimostrato l’intenzione di rivestire un ruolo da apripista sul fronte della decarbonizzazione, il tutto avvalendosi di adeguati strumenti come il Green Deal Europeo e la Renewable Energy Directive, al fine di azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050 e raggiungere il cosiddetto Net Zero by 2050.

Il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, lo share di energie rinnovabili destinate all’uso nei building, la riduzione dei consumi finali, l’aumento del tasso di ristrutturazione sono infatti gli obiettivi tracciati da strategie comunitarie come la Renovation Wave.

Sebbene siano state introdotte diverse misure per limitare l’intensità di utilizzo dell’energia nel corso degli anni, l’Europa è ancora lontana dal raggiungimento degli obiettivi previsti per il 2030.

I prossimi dieci anni saranno decisivi per rispettare il limite di incremento di 1,5 °C entro il 2030: è necessario triplicare il tasso di riqualificazione energetica degli edifici puntando su un massiccio impiego di energie rinnovabili, su tecnologie in grado di ridurre drasticamente i consumi e sulla decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento. Proprio quest’ultima indicazione rappresenta uno step chiave per raggiungere il primo obiettivo: la riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 rispetto ai valori del 1990. Questi sistemi, infatti, sono responsabili di circa l’80% dell’energia consumata negli edifici residenziali e, di questa, due terzi proviene da combustibili fossili.

Strategia per la Riqualificazione del Patrimonio Immobiliare Nazionale

Il contesto immobiliare italiano ricalca a grandi linee la situazione generale europea: gran parte dell’efficientamento energetico degli edifici deve essere ancora realizzato. Gli edifici a destinazione d’uso residenziale risultano pari a 12,42 milioni, con quasi 32 milioni di abitazioni. Oltre il 65% ha più di 45 anni, cioè sono antecedenti alla prima legge sul risparmio energetico, la n. 373 del 1976.

In questo contesto si inseriscono gli obiettivi fissati dalla Strategia per la Riqualificazione del Patrimonio Immobiliare Nazionale (STREPIN), che prevede una decarbonizzazione quasi completa del settore civile, con un azzeramento delle emissioni dirette del settore residenziale e consumi finali che passerebbero dai circa 32 Mtep del 2020 ai 13 Mtep previsti per il 2050. Inoltre, prevede la quasi completa decarbonizzazione del settore terziario, con un consumo di energia che passerebbero dai circa 15,7 Mtep del 2020 agli 11 Mtep del 2050.

Cresce la qualità energetica degli immobili

Ma la richiesta di abitazioni ed edifici meno energivori è in aumento, come testimoniato dall’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip, redatto in collaborazione con Enea e I-Com e presentato a maggio 2022. Infatti, nel 2021 è stato registrato un aumento di compravendite nelle classi energetiche più performanti e un +30% di acquisti di nuove costruzioni in classe A1. Dal canto loro, gli incentivi fiscali e il Superbonus 110% hanno dato una forte spinta alla riqualificazione energetica.

Lo studio evidenzia come gli immobili appartenenti alla classe energetica G siano ancora i più diffusi nel 2021, a testimonianza del fatto che la qualità energetica degli edifici e abitazioni sia ancora ben distante dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2030.

Dall’indagine Fiaip – Enea – I-Com emerge che, tra le caratteristiche connesse alla qualità energetica dell’immobile, gli acquirenti sono più sensibili alla presenza di impianti di climatizzazione ad alta efficienza (23,3%), a un buon isolamento termico delle strutture (21%) e degli infissi (20,9%) e a impianti di generazione da fonti rinnovabili (17,6%) e dunque la presenza di queste peculiarità potrebbe essere maggiormente evidenziata negli annunci immobiliari.

Le tecnologie per l’efficienza

La formula da seguire per decarbonizzare l’edilizia è quella dell’elettrificazione. Gli interventi da eseguire riguardano sia l’involucro edilizio, sia l’installazione di soluzioni tecnologiche efficienti:
• isolamento dell’involucro;
• riqualificazione degli impianti termici;
• installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile (come fotovoltaico, solare termico e accumulo energetico);
• sostituzione degli impianti illuminanti con soluzioni più efficienti;
• utilizzo di sistemi di building automation e di monitoraggio;
• digital energy e resilienza del sistema.

In un quadro così complesso, Schneider Electric è un partner a cui ci si può rivolgere grazie all’offerta di soluzioni per l’efficienza energetica personalizzabili, utili per trovare sempre la giusta combinazione finalizzata al comune obiettivo di risparmiare, diminuire l’impatto sull’ambiente e, in definitiva, fare un passo avanti sulla strada della sostenibilità.

Che si tratti di un edificio commerciale, di un hotel, di una struttura sanitaria o di una banca, la piattaforma EcoStruxure – composta da prodotti connessi, App, strumenti analitici e servizi – di Schneider Electric è una risposta concreta, affidabile, scalabile e sicura. EcoStruxure unisce il sistema di gestione dell’edificio, la distribuzione dell’energia, l’IT e altre infrastrutture chiave di un immobile in un unico sistema che consente di potenziare l’efficienza e le performance, ridurre gli sprechi, migliorare il benessere degli occupanti e identificare eventuali malfunzionamenti.

EcoStruxure Power è un’architettura aperta e interoperabile, abilitata all’IoT, per sistemi di distribuzione dell’energia in bassa e media tensione. Utilizza avanzate tecnologie di misura, rilevamento, cloud, analisi e cybersecurity per digitalizzare l’infrastruttura di distribuzione elettrica, consentendo la gestione e il controllo in tempo reale dei processi energetici. EcoStruxure Power garantisce l’affidabilità e l’efficienza della distribuzione dell’alimentazione elettrica, la protezione di asset, processi e persone, la conformità a norme e regolamenti di settore e il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità per gli edifici.

Con il software di gestione energetica Power Monitoring Expert è possibile misurare la generazione di energia degli impianti elettrici rinnovabili e monitorare tutte le forme di energia coinvolte – elettrica, termica, solare, idrica – in modo integrato. Gli impianti tecnologici vengono monitorati del punto di vista energetico non solo per una gestione efficiente, ma anche per anticipare eventuali malfunzionamenti ed intervenire in modo proattivo evitando possibili fuori-servizio (demo). Questo software abilita la gestione energetica secondo quanto stabilito dalla norma ISO 50001, nonché contribuisce all’ottenimento dei crediti LEED per un progetto di edificio sostenibile secondo la più importante e diffuso protocollo di sostenibilità per il Real Estate.

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