Landoni, Kìron: “Nel 2025 moderata crescita anche per i volumi di mutuo”

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“Dopo un inizio 2024 all’insegna della contrazione, – afferma Renato Landoni, presidente Kìron partner Spa, società di mediazione creditizia del gruppo Tecnocasa – il mercato ha mostrato segnali di ripresa nel secondo e terzo trimestre del 2024. Anche le prospettive dell’andamento economico migliorano: in base alle ultime proiezioni si prevede che quest’anno l’inflazione scenderà al 2,5%, per poi arrivare al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Anche il PIL è atteso al +0,5% nel 2024. Prosegue l’espansione dell’occupazione e la dinamica salariale rimane robusta. Permangono tuttavia dei fattori di rischio che non possono essere sottovalutati: la situazione sociopolitica internazionale resta tesa e limita la stabilità e la programmazione dello sviluppo economico globale ed italiano.

Le politiche di credito degli istituti restano attente ma concedono interessanti opportunità, soprattutto ai giovani che sono intenzionati ad acquistare la loro abitazione principale. La domanda di credito è attualmente forte e spinta proprio dalle fasce più giovani. Millennial e Generazione Z sono ad oggi sostenuti sia da politiche sociali per loro accomodanti sia da una ripresa delle condizioni occupazionali che stanno rafforzando la loro capacità di acquisto.

In generale ci aspettiamo, per la chiusura del 2024, un sostanziale mantenimento dei volumi erogati nel 2023 con un riallineamento dei mutui nel secondo semestre dell’anno per arrivare in area 45 mld di Euro”.

“Gli scenari futuri – conclude Landoni – dipenderanno in larga misura dalle scelte della BCE. Una politica meno restrittiva potrebbe favorire la prosecuzione dell’attuale tendenza di espansione del credito. La combinazione di interventi della BCE (riduzione dei tassi di interesse in prosecuzione dell’attuale trend) e le misure nazionali, come ad esempio le garanzie CONSAP recentemente riviste dalla legge finanziaria, sosterranno l’accesso al credito da parte delle famiglie, ma con un impatto meno significativo rispetto al recente passato, data la contrazione della platea beneficiaria.

La capacità di bilanciare la lotta all’inflazione con il sostegno alla crescita economica e sociale rimarrà una delle sfide principali per il prossimo futuro. In considerazione di tutto ciò ci aspettiamo volumi di mutuo in moderata crescita nel 2025 rispetto al dato che andremo a registrare a fine 2024”.

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