L’Anas ci riprova con le case cantoniere: al via nuovo bando di concessione

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Anas riprende il mano il dossier case cantoniere. Il primo, risalente al 2016, non si può dire che si sia concluso con successo, anzi: delle 30 abitazioni in rosso pompeiano situate lungo le strade della Penisola solo 2 hanno trovato una nuova destinazione. Eppure, per lo meno dal punto di vista emotivo e mediatico, l’idea di potere riutilizzare queste strutture, testimonianze concrete della storia e dell’evoluzione del Paese da quasi 190 anni, facendole rinascere e rivivere per il tramite di progetti di riutilizzo innovativi e coinvolgenti non pare avere perso fascino.

Nel 2016, quando fu lanciato il primo bando, l’idea di fondo, fortemente promossa dall’allora e attuale ministro del Mibact Dario Franceschini, era di promuovere attraverso il riutilizzo delle case nuove forme di turismo sostenibile. Mentre ora, visti anche i risultati minimi raggiunti, l’Anas sembra assai meno selettiva.

Il nuovo bando sulle case cantoniere

L’indagine di mercato lanciata con il nuovo bando, finalizzata a promuovere richieste di concessione a titolo oneroso delle case cantoniere inutilizzate dall’ente per le proprie finalità, ha anche l’obiettivo di incentivare lo sviluppo dei microsistemi economici esistenti, mediante proposte di valorizzazione, riqualificazione e riuso di strutture, anche utilizzando la progettazione di massima e definitiva redatta da Anas.

Oltre alle 24 case cantoniere nel bando, inoltre, saranno valutate proposte di valorizzazione, riqualificazione e riuso mediante ipotesi progettuali congruenti con le finalità istituzionali, ovvero offerta di servizi e/o di assistenza alla mobilità, inclusa quella sostenibile, anche per tutte le altre strutture non utilizzate. Sono oltre 1.200 le case color rosso pompeiano di Anas lungo le strade italiane.

Le proposte dovranno riguardaew anche le pertinenze immobiliari e gli spazi ad esse circostanti con l’obiettivo di fornire agli utenti della strada servizi quali:
• Assistenza alla viabilità, informazioni e promozione;
• Promozione, valorizzazione e vendita di prodotti tipici locali;
• Servizio di ospitalità e accoglienza;
• Servizio bar;
• Servizio ristoro;
• Incentivazione della mobilità sostenibile.

Potranno inoltre essere presentate proposte progettuali per la gestione della catena di distribuzione riguardante le diverse attività logistiche di aziende pubbliche e private, con l’obiettivo di controllare le prestazioni e migliorarne l’efficienza. Queste proposte dovranno necessariamente avere valenza regionale o nazionale e quindi ricomprendere più immobili.

Le manifestazioni di interesse dovrà essere presentata entro le ore 12:00 del 30 settembre 2020.

Per ulteriori informazioni e per consultare il bando clicca QUI

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