Il numero delle persone che fanno acquisti online è passato da 390 milioni nel 2017 a 540 milioni a fine 2023. Questa tendenza al rialzo continuerà, con aspettative di 552 milioni di utenti nel 2024 e 586 milioni nel 2027.
Man mano che la base utenti B2C si espande, le aziende dovranno adattare le proprie strategie, comprese quelle logistiche anche se, secondo l’analisi di Parcel Monitor, il panorama dell’e-commerce italiano si distingue per tendenze uniche, vale a dire forti preferenza per i marchi locali e una maggiore attenzione alla sostenibilità.
In termini di prestazioni di consegna, in Italia i tempi di transito dei pacchi nazionali sono stati in media di 1,63 giorni nel 2023, segnando un miglioramento del 35,2% rispetto all’anno precedente.Anche il tasso di successo della consegna al primo tentativo è aumentato dell’8,4% rispetto al 2022, raggiungendo il 91%. Allo stesso modo, il tasso di emissione è migliorato del 17,3%, scendendo al 6,9% nel 2023.
Un panorama virtuoso, che si inserisce però in un contesto dove le performance del commercio elettronico sono stabili e le previsioni per il 2025 di lieve crescita. Questo si riflette anche su uno dei pilastri della logistica legata all’e-commerce, ovvero gli edifici dell’ultimo miglio.
Le grandi operazioni guidano la volata della logistica nel Q3 ‘24
Nel Q3 a logistica ha raccolto 635 milioni di euro con una crescita di 2,5 volte rispetto al trimestre precedente e un aumento del 33% rispetto all’intera prima metà dell’anno.
I dati arrivano dall’analisi Colliers, secondo cui il rendimento del prime italiano si è stabilizzato al 5,5% Nyi per tre trimestri consecutivi e proprio nel terzo trimestre del 2024, per la prima volta, i rivenditori/utenti finali hanno superato i 3pl (logistica di terze parti) in termini di assorbimento.
Tuttavia, una parte significativa della domanda di spazi logistici è ancora attribuita a questi operatori, che rappresentano circa il 36% della domanda totale del mercato.
I dati JLL sugli asset logistic & industrial parlano di investimenti per circa 1,2 miliardi nei primi 9 mesi dell’anno, +6% anno su anno, con il 60% dei volumi è determinato da quattro operazioni di grandi dimensioni.
In generale, lato investimenti, le prospettive sono moderatamente positive alla luce del quadro macroeconomico in miglioramento, grazie anche ai recenti tagli dei tassi e di una dinamica in rafforzamento sugli altri mercati Emea, che si sta riflettendo anche in Italia.
L’e-commerce perde peso
Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, si è registrato un assorbimento di 1,65 milioni di mq, in calo anno su anno, ma comunque sopra la media decennale.
In questo contesto, nonostante i fondamentali di mercato siano confermati, i fattori principali del calo possono essere attribuiti a maggiori tempi di negoziazione e a un rallentamento dell’attività degli operatori e-commerce, oltre che un rallentamento del mercato europeo che si riflette su quello locale. Questo ha determinato anche un lieve incremento del vacancy rate che si attesta intorno al 3%.
I canoni si sono mantenuti stabili QoQ, pur mostrando comunque una significativa crescita anno su anno, attestandosi a 67 euro/mq a Milano e Roma, a 57 euro/mq in Veneto, 66 euro/mq a Bologna e 50 euro/mq a Torino.
Anche i canoni prime per gli asset last mile rimangono stabili sia a Milano che Roma a circa 110 euro/mq, con picchi legati a personalizzazioni per operazioni BTS.
Le performance del commercio elettronico nel 2024 si prevedono stabili, o perlomeno con lievi aumenti percentuali. Questa condizione porta a prevedere stabilità anche nella logistica legata al commercio elettronico, come del resto dimostrano i dati dei canoni del last mile, che non hanno subito particolari scossoni.