La fame di case di Manhattan potrebbe essere saziata partendo da Midtown

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A Midtown si sta delineando un’iniziativa abitativa che promette di cambiare il volto di 42 isolati. Si tratta di una proposta di “rizonizzazione” (modifiche al piano regolatore) che mira a trasformare alcune aree designate come manifatturiere/produttive in zone residenziali, il che genererebbe nel prossimo decennio migliaia di nuove unità, offrendo una soluzione alla crescente carenza di alloggi di Manhattan.

Il mercato degli uffici di Midtown ha recentemente subito una drastica diminuzione della domanda da parte delle aziende TAMI (technology, advertising media, and information), causando un surplus di offerta. Uno scenario che mette in luce l’importanza e la fattibilità di riconvertire questi spazi per adattarli alle necessità abitative della città.

L’entità dello sviluppo del piano proposto, però, dipenderà dalla decisione che verrà presa dal legislatore statale riguardo alla tanto dibattuta agevolazione fiscale 421a. È importante però notare che, nonostante i potenziali incentivi fiscali, permarrebbero le sfide legate alla conversione dei vecchi edifici commerciali in palazzi residenziali. E che sebbene anche l’amministrazione del sindaco Adams riconosca il potenziale del piano, esistono ancora dei nodi da scogliere, come ad esempio la suddivisione tra conversioni e nuove costruzioni.

I tagli ai tassi d’interesse cambieranno le regole del mercato di NYC?

Recentemente gli alti tassi di interesse hanno scoraggiato sia i potenziali acquirenti, soprattutto quelli con fondi limitati, che gli ipotetici venditori che hanno acquistato beneficiando di tassi ipotecari bassi (intorno al 3%), i quali ora temono i tassi più alti al momento dell’acquisto di una nuova proprietà.

Un taglio da parte della Federal Reserve potrebbe sì spingere più ipotetici venditori a valutare l’idea di vendere, tuttavia potrebbe non alterare in maniera sostanziale il panorama per gli acquirenti. Infatti dei tassi di interesse più bassi in genere creano un aumento della domanda, compensando potenzialmente l’aumento di annunci.

La sfida principale che il mercato immobiliare di New York si trova ad affrontare rimane il basso livello d’offerta. Rispetto al picco di 22.153 unità in vendita di ottobre 2020, a gennaio di quest’anno gli annunci erano “solo” 14.740. Pertanto è molto probabile che anche a seguito di un taglio dei tassi gli acquirenti non riscontrino il sollievo aspettato. Potrebbero diminuire le “bidding war”, ma si prevede che il costo complessivo per l’acquisto di proprietà a New York rimarrà comunque elevato.

Svelati i rendering del casinò di Hudson Yards

Related, Oxford Properties Group e Wynn Resorts hanno reso pubblici i rendering relativi alla loro visione per un casinò e resort che dovrebbe avere luce ad Hudson Yards, un progetto che costerebbe 12 miliardi di dollari.

Una torre alta 1.400 piedi (cicra 430 metri) ospiterebbe degli uffici e una scuola da 750 posti, mentre la seconda torre da 1.200 piedi (circa 365 metri) sarebbe composta da 1.507 unità abitative, di cui 324 destinate al mercato “accessibile”.

Secondo il progetto la superficie prevista per il casinò è compresa nei circa 2,7 milioni di piedi quadrati su 5 livelli, destinati inoltre ad un hotel da 1.750 stanze, una sala da ballo, uno spazio per conferenze, negozi e ristoranti.

Qui il link per conoscere meglio l’intero progetto.

Vai al sito di Riccardo Ravasini Ravarealty

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