Giù il mercato delle abitazioni a Bari nel periodo tra gennaio e settembre del 2024, con il numero di compravendite che fa segnare nel periodo una variazione negativa dello 0,7%, a fronte di una leggera crescita dei prezzi. Lo segnala l’ufficio studi di Gabetti Property Solutions, che sottolinea però come il terzo trimestre dell’anno, il mercato sia stato caratterizzato da una ripresa a due cifre, con il numero di compravendite balzato del 16,8%.
Analizzando i dati relativi alle compravendite, secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, nei primi nove mesi del 2024 a Bari si sono realizzate 3.033 transazioni residenziali, un dato in calo dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Positivo però, in particolar modo, il terzo trimestre che registra una variazione del +16,8%, rispetto allo stesso trimestre del 2023.
Per quanto riguarda le quotazioni, secondo i dati di Gabetti, nel capoluogo pugliese si è rilevata una leggera crescita (+0,9%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I tempi medi di vendita si attestano su una media di 5 mesi, con ampia variabilità a seconda delle zone e del rapporto qualità/prezzo. Gli sconti in sede di chiusura delle trattative sono invece mediamente intorno all’11%.
Delle 3.033 transazioni registrate nel Comune di Bari, il taglio maggiormente transato, pari al 29,9% del totale, risulta essere quello compreso tra i 50 mq e gli 85 mq. Seguono i tagli compresi tra 85 e 115 mq, con una quota di mercato pari al 28,3% del totale. Il taglio meno transato è quello sopra i 145 mq, con una quota pari al 9,6%.
Nel resto della provincia, il taglio più transato, è quello compreso tra gli 85 mq e i 115 mq (29,6%), seguito da quello compreso tra i 50 e gli 85 mq (25,3%). Rispetto a Bari, in provincia si registra un minore numero di transazioni per immobili fino a 50 mq (11,5%).
“Il mercato di Bari, dopo i primi due trimestri dell’anno che hanno segnato un andamento negativo delle compravendite, torna a essere positivo. Una vivacità dovuta alla forte attrazione che la città sta suscitando negli ultimi anni, ma anche alla riduzione dei tassi di interesse che stanno incentivando le compravendite. Continuiamo infatti a registrare una domanda di abitazione, sia come prima casa, sia come investimento, che non è purtroppo corrisposta dall’offerta. Motivo per il quale insistiamo che a Bari venga sviluppata un’offerta di nuove costruzioni attraverso progetti di rigenerazione e recupero dell’esistente. In tal senso, progetti di ricucitura urbana attualmente in corso in città, come la trasformazione dell’area della stazione ferroviaria che connetterà sempre di più il quartiere Carassi al centro cittadino, vanno nella giusta direzione. Concentrandoci sui diversi target di chi cerca casa, le famiglie, oltre al centro storico, orientano la propria scelta verso i quartieri Carassi, San Pasquale e Poggiofranco, quest’ultimo molto gettonato per chi desidera immobili signorili e di pregio. Vi è una nuova tendenza, inoltre, che riguarda le giovani coppie e i liberi professionisti, che optano sempre di più per una residenza nel centro città, così da essere vicini al proprio posto di lavoro. C’è anche chi vuole sfruttare la vicinanza al mare comperando casa nei quartieri come Madonella, Torre a Mare, Palese e Santo Spirito. In crescita pure l’acquisto per investimento che ha due diversi target. Il primo è per affittare ai turisti, che in città sono sempre più numerosi, con ricerca prettamente nel centro storico. In questo caso il taglio più richiesto è quello piccolo, spesso ricavato da frazionamenti di grandi appartamenti che non rispondono più alle esigenze attuali. Il secondo, invece, riguarda l’acquisto nelle zone universitarie Picone, San Pasquale, Carrassi e Poggiofranco nell’ottica di generare reddito tramite l’affitto a studenti. Va da sé, che i prezzi in queste zone stanno aumentando”, dichiara Michele Amoruso, relationship manager Puglia del Gruppo Gabetti.
Bari, analisi per macro zone
Zona di pregio
Guardando alle diverse zone della città, Murat, Borgo Antico e Zona Umbertina sono considerate quelle di maggior prestigio. La domanda di acquisto in queste aree è risultata in aumento a fronte di un’offerta in calo, con prezzi degli immobili signorili che vanno dai 3.000 ai 5.700 euro al mq. Anche nel quartiere Poggiofranco, uno dei più richiesti, sono disponibili immobili di pregio con prezzi che, per le abitazioni nuove ristrutturate, vanno dai 3.000 ai 4.500 euro al mq, soprattutto se hanno in dotazione terrazza e box auto.
Zona centrale
Analizzando il mercato residenziale ordinario, la zona del centro storico conferma il suo appeal per target con buona disponibilità, sia per prima abitazione, sia per investimento. Le quotazioni si attestano intorno tra i 2.900 euro al mq, per soluzioni in ottimo stato/ristrutturate o nuove. In zona Madonnella i valori medi sono attorno ai 2.400 euro al mq per soluzioni medie in buone condizioni, mentre sono leggermente più bassi in zona Picone, Carrassi Bassa e San Pasquale Bassa, ovvero tra i 1.850-2.100 euro al mq. Segue Libertà con 1.900 euro al mq.
Zana semicentrale
In zona Poggiofranco le quotazioni medie variano dai 2.150 euro al mq per immobili da ristrutturare fino ai 2.750 euro al mq per immobili nuovi. Per soluzioni medie in buone condizioni i valori si attestano intorno ai 2.350 euro al mq. Spostandosi verso la zona Poggiofranco – Picone, i prezzi medi per le soluzioni in buone condizioni sono sui 2.100 euro al mq, per le soluzioni nuove sui 2.450 euro al mq.
In zona San Pasquale Alta le quotazioni medie crescono lievemente e variano dai 1.880 ai 2.580 euro al mq, a seconda delle tipologie.
Periferia
Nella periferia orientale, area Japigia Magna Grecia, i prezzi medi rilevati si attestano a un valore più contenuto, rispettivamente tra i 1.250-1.650 euro al mq. In zona Sant’Anna, San Giorgio – Torre a Mare, Japigia Cooperative – Ipercoop – Centro Commerciale i valori sono similari: per immobili medi in buono stato siamo sui 1.650-1.800 euro al mq.
Nella periferia sud, quartiere Carbonara, le quotazioni medie sono comprese tra 1.100 euro al mq per soluzioni da ristrutturare, fino a 1.700 euro al mq per soluzioni nuove. I valori si abbassano spostandosi verso Ceglie, dove si registrano prezzi medi sui 1.300 euro al mq.
Nella periferia occidentale, area San Cataldo-Marconi, si hanno valori medi intorno ai 2.000 euro. Nelle zone di San Girolamo e Fesca, le quotazioni medie si attestano intorno ai 1.800 euro al mq per immobili in buone condizioni. In zona Stanic, si trovano soluzioni con prezzi medi intorno ai 1.500 euro al mq.
Sobborghi occidentali
In zona San Paolo le quotazioni per soluzioni medie variano da un minimo di 1.150 euro al mq per immobili da ristrutturare a un massimo di 1.750 euro al mq per quelle nuove.
Palese vede prezzi differenziati al suo interno: i valori maggiori si rilevano nei settori Palese Nazionale e Palese Centro. Per immobili ristrutturati si hanno quotazioni intorno ai 2.300 euro al mq per la prima zona, mentre per la seconda un prezzo medio di 1.800 euro al mq.
A Palese Macchie siamo a 1.600euro al mq e in zona Palese Tiravolo e Palese San Pio a 1.550euro al mq. Infine, in zona Santo Spirito Centro, troviamo invece immobili con quotazioni intorno ai 2.250 euro al mq per quelli in buono stato e ai 2.450 euro al mq in caso di soluzioni ristrutturate.