venerdì, Settembre 12, 2025

Il Liberty palermitano si affaccia sul golfo di Mondello

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MAB Arquitectura firma il restyling di una dimora nobiliare del primo Novecento, circondata da terrazze con maioliche azzurre, ampie vetrate e soffitti decorati, mescolando le preesistenze con usi e funzioni del contemporaneo: il concept è incentrato sull’abitare estivo, valorizzando il rapporto con il paesaggio, il giardino e il mare.

“Le città mediterranee sono ricche di storia, cultura e tradizione. Nel nostro lavoro – raccontano gli architetti Floriana Marotta e Massimo Basile di MAB Arquitectura – ci impegniamo a preservare e valorizzare questa ricchezza, reinterpretando gli spazi per soddisfare le esigenze contemporanee. Lavoriamo con materiali locali, forme architettoniche tradizionali e approcci paesaggistici ispirati alla bellezza naturale del Mediterraneo”.

Nella sostituzione di elementi deteriorati o di scarso valore, i progettisti hanno scelto di usare materiali d’epoca con una declinazione più contemporanea, come nel caso delle marmette del terrazzo, soppiantate da nuove graniglie con motivo di doppie cornici, in dialogo con la facciata.

Il progetto si articola attraverso linee semplici, ampie vetrate che incorniciano scorci del Golfo di Mondello, senza rinunciare ad arredi e complementi colorati ed eclettici: il pavimento originale in marmo di Carrara con inserti romboidali Bardiglio nella hall e nel salone è stato restaurato, mentre per le zone notte al posto dei pavimenti in ceramica troviamo il parquet in rovere posato a spina. Le ceramiche siciliane rimosse sono state riutilizzate nei bagni e nella dependance al terzo piano. La facciata è caratterizzata da un gioco di cornici e sfondati tipici del Liberty; sotto lo strato di pittura acrilica giallo-beige sono state rinvenute tracce di intonaco chiaro recuperato secondo i canoni del restauro conservativo, utilizzando un rivestimento a calce naturale tipo marmorino.

“L’obiettivo è stato quello di conservare la memoria della dimora – precisano i progettisti -, con una rilettura contemporanea che aggiungesse degli elementi puntuali sempre riconoscibili e in studiato dialogo con la villa storica: un rapporto simbiotico in cui il nuovo aggiunge valore all’antico senza mai sconfessare gli elementi caratteristici dell’epoca e anzi dando loro risalto e nuova allure” (foto Benedetto Tarantino).

di Danilo Premoli – Office Observer
Archivio Architettura
 

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