L’Agenzia del Demanio ha preso parte alla European cities conversation on climate-responsive urbanism and architecture organizzato da La Biennale di Venezia e C40 Cities nell’ambito della 19^ mostra internazionale di architettura in corso ai Giardini della Biennale dal 10 maggio al 23 novembre 2025.
Il direttore dell’area progettazione ambientale della struttura per la progettazione, Fabrizio Tucci, ha aperto i lavori del panel “How reinventing cities is reshaping urban regeneration in Italy”, che si è tenuto nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, illustrando la visione strategica dell’Agenzia del Demanio per creare valore economico, ambientale, sociale e culturale attraverso la riqualificazione e la rigenerazione degli asset immobiliari dello stato.
Solo negli ultimi tre anni, l’agenzia ha incrementato gli investimenti per gli interventi sui beni del 150% grazie ai finanziamenti del Ministero dell’economia e delle finanze con l’obiettivo di promuovere la cura del patrimonio pubblico, lo sviluppo sostenibile dei territori, la rigenerazione urbana, contribuendo al benessere delle comunità e al recupero della bellezza dei luoghi. Oggi la gestione del patrimonio immobiliare da parte dell’Agenzia ha superato l’impostazione conservativa ed è orientata verso una valorizzazione rigenerativa in cui i beni immobili dello stato diventano uno strumento per rispondere alle esigenze dei territori e delle comunità. Questa nuova visione è rappresentata nel Piano strategico industriale 2024-2027 dell’Agenzia, e si basa su tre pilastri: sostenibilità, digitalizzazione e innovazione.
Lo strumento-chiave introdotto dall’Agenzia del Demanio per attuare questo modello è il Piano città degli immobili pubblici, una pianificazione integrata e strategica degli interventi sugli immobili pubblici di ogni città, svolta in sinergia con gli enti locali, le università e gli stakeholder privati.
L’obiettivo è mettere al centro le persone e il loro benessere, promuovere la rigenerazione urbana con servizi efficienti e spazi verdi e valorizzare il patrimonio storico e artistico: fino a oggi sono stati sottoscritti 23 Piani città e si prevede di arrivare a 50 entro dicembre 2026. In questo contesto, l’Agenzia promuove partnership pubblico-private, coinvolgendo stakeholder e imprenditori per generare investimenti e proposte progettuali innovative, per restituire alla cittadinanza immobili pubblici sostenibili, accessibili e innovativi, contribuendo a rigenerare spazi e migliorare la qualità della vita urbana. Esempio di questa strategia è la partecipazione a Reinventing Cities 2024 la competizione globale di architettura e design urbano di C40, la reta mondiale di circa cento sindaci impegnati sul contrasto alla crisi climatica.
I beni in gestione dell’Agenzia coinvolti sono la Ex Caserma Perotti di Bologna, la Ex Casa del Fascio a Roma, il Forte Sant’Andrea e Casa Madonna di Nicopeja a Venezia: edifici non utilizzati pronti a essere valorizzati attraverso progetti di rigenerazione e trasformazione urbana a zero emissioni e inclusivi, anche in partenariato pubblico-privato.