Green Cube: “Quando la riqualificazione è virtuosa”

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Green Cube è un esempio di riqualificazione virtuosa di un immobile terziario che aveva perso il suo appeal e che ha riacquistato la capacità di attrarre l’interesse del mercato: non solo un lifting, ma una ristrutturazione sostanziale che ha permesso di attualizzare le specifiche tecniche ed estetiche per una altro ciclo di vita immobiliare.

Leed Gold è di per sé un’etichetta che piace al mercato; al di sotto di questa etichetta, ottenuta ufficialmente dal progetto, sono però sottesi una serie di interventi sostanziali sia dal punto di vista civile che impiantistico che garantiscono una gestione efficiente delle risorse e un cospicuo di guadagno nell’uso dell’immobile. I vetri delle facciate sono stati completamente sostituiti con vetri basso-emissivi capaci di ridurre gli apporti solari estivi non desiderati con conseguente risparmio sul condizionamento e acquisire il maggior apporto solare nei mesi invernali, riducendo le spese di riscaldamento.

Oltre che per ottenere una migliore performance termica e di permeabilità alla luce delle finestre la facciata è stata studiata per dare un’immagine del tutto innovativa e intrigante alla pelle dell’edifici. Le serigrafie richiamano un motivo naturalistico e suggeriscono una permeabilità ideale tra interno ed esterno, con i tre volumi declinati secondo i tre colori che richiamano il generoso verde circostante e le tonalità del cielo.

La reception è interamente vetrata, quasi a suggerire l’assenza di diaframma tra interno ed esterno. Le piante di ogni piano sono quadrate, efficienti e generose nella capacità di ospitare posti di lavoro, avendo implementato in modo sostanziale le capacità di deflusso delle scale di emergenza. soffitti e illuminazione sono modulari con capacità di abbattimento deriverebbero acustico e tecnologia LED con sensore di presenza capaci di ottimizzare le accensioni.

La produzione dei fluidi delle centrali impiantistiche è ottenuta tramite nuovi pozzi geo-termici e pompe di calore: in questo modo il risparmio complessivo ottenibile può raggiungere il 30% rispetto a un edificio tradizionale.

Mediolanum Real Estate attore del redevelopment del complesso ha vigilato sul positivo rispetto dei tempi e costi del progetto e ha potuto ricevere l’interesse di un tenant in fase di pre-let per ca 2/5 degli spazi disponibili.

di Jacopo della Fontana – Architetto D2U

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