“Open!” è l’iniziativa che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Cnappc promuove il 18 e 19 maggio, aprendo al pubblico in contemporanea in tutta Italia gli studi di architetti di fama internazionale insieme a quelli di giovani professionisti, tutti accomunati dall’impegno di diffondere la cultura architettonica e rinnovare la sensibilità nei confronti dell’ambiente, del paesaggio e dei territori. A testimonianza del fatto che l’architettura non riguarda solo gli architetti o i costruttori ma, soprattutto, i cittadini.
Una voce plurale, quella di “Open!” per ribadire che l’architetto è parte fondamentale della vita quotidiana delle comunità, come operatore di tutela e valorizzazione del paesaggio, dei territori, del patrimonio artistico e culturale del Paese e che si articolerà attraverso eventi, dibattiti, presentazioni, incontri e visite per quella che può essere definita come la più importante manifestazione “diffusa” di architettura.
Dalla scoperta della quotidianità creativa e progettuale di uno studio di architettura, alla possibilità di cimentarsi con matita e foglio bianco per inventare nuove soluzioni abitative; dalle conferenze in piazze e in angoli suggestivi di grandi e piccoli centri, alla visita ai cantieri di costruzione; dalle installazioni artistiche, alle mostre di foto e di sculture, agli incontri e dibattiti con altri professionisti.
Un’occasione, anzi una serie di occasioni, per ribadire la responsabilità e l’importanza della figura dell’architetto e il suo ruolo di protagonista negli interventi nello spazio pubblico e privato, nonché portatore di positivi valori collettivi in grado di dare un contributo decisivo nel risolvere le questioni sociali, economiche e culturali della nostra società.
Avvicinare i cittadini agli architetti significa anche condividere la funzione civile e culturale che è propria di ogni trasformazione dello spazio e del territorio, oggi tanto più importanti se solo si pensa al bisogno di rigenerazione delle città, soprattutto delle periferie, laddove l’impegno degli architetti italiani non punta solo a contrastarne il degrado ambientale e sociale, ma anche a riaffermare i valori della civile convivenza, della solidarietà e della legalità.
A cura di:
Dipartimento Cultura e Promozione della figura dell’architetto,
coordinatore Alessandra Ferrari
in collaborazione con:
ProViaggi Architettura
di Danilo Premoli – Office Observer