A quasi due mesi dall’apertura della Porta Santa, l’effetto Giubileo stenta a concretizzarsi per il settore turistico, non solo a Roma, ma anche in altre città italiane.
Lo scrive Radio Colonna citando Federalberghi Roma, secondo cui l’inizio del 2025 è stato sottotono per le strutture ricettive, con un’occupazione leggermente inferiore rispetto all’anno precedente. Permane tuttavia l’ottimismo per i prossimi mesi, specialmente con l’avvicinarsi degli eventi giubilari primaverili, che dovrebbero attrarre un flusso considerevole di fedeli da Stati Uniti, Canada, America Latina, Filippine e Europa.
Il settore turistico punta a generare un forte effetto Giubileo sull’economia turistica e sull’indotto negli anni a venire, a partire dal 2026, seguendo l’esempio del Giubileo del 2001, che ha portato a un aumento di quasi il 20% delle presenze. Le previsioni indicano che Roma nel 2025 attrarrà 35 milioni di arrivi, 105 milioni di presenze e genererà una spesa di quasi 17 miliardi di euro.
Anche altre città italiane, come Napoli e Venezia, si aspettano un incremento significativo dei visitatori. Napoli stima un aumento del 4,5% rispetto al 2024, mentre Venezia prevede un incremento del 25% nel numero di turisti pernottanti.
Nonostante le 730mila presenze di turisti registrate a Roma tra il 24 dicembre e il 7 gennaio, in linea con l’anno precedente, gli operatori turistici vedono nel Giubileo un’opportunità per promuovere l’immagine dell’Italia e ridurre il sovraffollamento di Roma, valorizzando destinazioni secondarie.