Dalle parole ai fatti: decarbonizzare il patrimonio edilizio per aumentare il valore degli immobili

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Con il termine decarbonizzazione si intende la progressiva diminuzione delle emissioni di l’anidride carbonica (CO₂) in modo sostenibile anche dal punto di vista economico. I nuovi e sfidanti obiettivi della Comunità Europea per riuscire a rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici entro il 2030, spingono a individuare strategie e linee di intervento in tutti i settori.

Favorire la transizione energetica e decarbonizzare impone investimenti e un radicale cambio di mentalità in cui tutti gli attori della value chain devono essere coinvolti. Lo sforzo è importante ma i vantaggi di breve e lungo periodo sono enormi. Si tratta di individuare soluzioni efficienti ed efficaci contribuendo da una parte a ridurre le emissioni rafforzando le fonti rinnovabili e dall’altra, a puntare su investimenti di economia circolare per eliminare gli sprechi. Con un percorso di decarbonizzazione si riducono le emissioni e le spese energetiche e si ottengono anche benefici immateriali che possono avere un impatto significativo perché contribuiscono a creare valore. Fra i numerosi vantaggi strategici oltre al miglioramento della reputazione, c’è anche la possibilità di ottenere condizioni di finanziamento più favorevoli. Gli investitori sono sempre più interessati a sostenere chi adotta pratiche sostenibili perché queste tendono a essere più resilienti alle fluttuazioni dei prezzi dell’energia e alle regolamentazioni ambientali sempre più stringenti.

La centralità del settore Real Estate

I dati diffusi dal World Economic Forum evidenziano che circa il 36% delle emissioni globali di gas serra e un terzo del consumo di materiali provengono dagli edifici e per questo anche il settore del real estate assume una nuova centralità, considerando chela valutazione dei titoli azionari e delle strategie di investimento è sempre più legata alla sostenibilità, al benessere delle persone e alla resilienza.

Per ridurre i rischi ed evitare di compromettere la redditività futura è necessario impostare un percorso per decarbonizzare il patrimonio edilizio. Il punto cruciale è che nonostante ci siano molte organizzazioni che comunicano l’impegno verso obiettivi di zero emissioni da eseguirsi entro scadenze specifiche, non tutte possiedono adeguati piani d’azione per raggiungerli e a causa della complessità intrinseca della sfida, sono molte le aziende che non sanno da dove cominciare. L’ efficacia di una strategia mirata richiede una visione estesa come quella che Schneider Electric ha maturato grazie alla sua esperienza. Schneider Electric è un attore ampiamente riconosciuto come impact company e leader nella decarbonizzazione. I suoi prodotti innovativi, il software e i servizi dedicati alla sostenibilità aiutano a promuovere l’efficienza operativa, a eliminare gli sprechi di energia e a definire strategie per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica in edifici, impianti industriali, data center, infrastrutture e abitazioni.

Una metodologia strutturata per la decarbonizzazione nel settore Real Estate

Individuare cosa sia necessario fare significa conoscere bene quali interventi realizzare in ottica di decarbonizzazione e con quale priorità eseguirli. Per questo Schneider nello studio identifica tre scenari di intervento che permettono di supportare le decisioni sulla pianificazione degli interventi, sulle priorità e sui loro impatti. Si basano su alcuni parametri come per esempio la durata, gli spazi interessati, il disagio arrecato agli occupanti a causa dei lavori, l’entità della spesa da sostenere.

Nel primo scenario si prevede che gli occupanti possano continuare le loro attività senza problemi perché gli interventi da eseguire sono di facile esecuzione, i risultati in termini di abbattimento e risparmio sono veloci e riscontrabili “on demand”. In genere si tratta di perfezionare le funzionalità esistenti, ottimizzare i processi energetici e quindi ridurre gli sprechi. Sono interventi che richiedono basse spese di capitale e sono di facile esecuzione. Questo scenario prevede, per esempio, l’adozione di soluzioni Internet of Things (IoT), l’utilizzo di piattaforme per la gestione dei dati e la digitalizzazione dei sistemi di controllo dell’edificio.

Nel secondo scenario identificato da Schneider, i disagi arrecati agli occupanti rimangono limitati perché possono continuare le loro attività dal momento che gli interventi vengono effettuati per fasi. Piccoli sviluppi fisici possono consentire migliore efficienza e un impatto misurabile anche mentre la struttura rimane in funzione.

Il terzo scenario prevede l’esecuzione di interventi importanti che comportano un elevato impatto sugli occupanti e dove può rendersi necessario spostarli, anche per un periodo prolungato. Possono consistere nella completa ristrutturazione di un edificio, compreso il miglioramento o rifacimento del suo involucro interno ed esterno.

Per ogni situazione Schneider indica i passi operativi da conseguire con tappe intermedie che prevedono di stabilire obiettivi, elaborare il quadro di acquisizione e reporting dei dati, raccogliere dati a livello di sito, valutare i rischi e opportunità del portafoglio immobiliare, definire una roadmap di decarbonizzazione che possa supportare la pianificazione degli interventi fino ad arrivare ad assegnare le priorità dei finanziamenti.

Schneider Electric raccomanda che gli obiettivi da stabilire siano sempre chiari, misurabili e in linea con le normative e gli standard di sostenibilità previsti. Per questo la valutazione iniziale è una fase importante perché analizza l’attuale impatto ambientale inclusi i consumi energetici e le emissioni. Quanto alla elaborazione del piano dettagliato degli interventi, questo deve includere l’adozione di tecnologie a basso impatto, l’efficientamento energetico e l’uso delle rinnovabili.

Anche il coordinamento fra vari stakeholder va garantito per favorire la condivisione e rispettare budget e tempi. Strumenti di monitoraggio e reporting possono valutare i progressi e l’andamento delle attività consentendo anche di rivedere e adattare le strategie sulla base di nuovi requisiti richiesti dalla normativa in evoluzione.

Tante domande alla ricerca di risposte

Tante sono le domande che le organizzazioni si fanno per prima di intraprendere la strada della decarbonizzazione e per tradurre le loro ambizioni in risultati concreti; Schneider ha cercato di identificarle tutte sulla base dell’analisi di un portafoglio di oltre 100 proprietà in più paesi con normative e parametri diversificati. Le più comuni riguardano per esempio le modalità di individuazione degli obiettivi di decarbonizzazione e in che modo si possono responsabilizzare le parti interessate per conseguirli. Oppure come acquisire dati di riferimento sul consumo energetico e come stabilire le priorità degli interventi più appropriati per ridurlo. O ancora quali siano i requisiti necessari per costruire un piano di capitale per finanziare progetti di transizione energetica e come vengono realizzati.

Partire con le domande giuste è già un buon inizio. Con gli articoli che seguiranno Schneider vuole rendere sempre più chiara la sua proposta per una metodologia utile a impostare il giusto percorso di decarbonizzazione, così da ridurre i rischi ed evitare di compromettere la redditività futura.

Restate connessi per non perdere il filo.

di Francesco Rossi, Real estate segment manager di Schneider Electric

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