Covivo, dopo aver chiuso un 2024 positivo, guarda al futuro con in mente un importante ribilanciamento del portafoglio di investimenti. “L’obiettivo nel medio periodo – ha spiegato Alexei Dal Pastro, ceo Italia e Germania della società – è quello di arrivare a una distribuzione degli investimenti del 33% per ogni asset class”. Il che vuol dire che da qui al 2030 il portafoglio della società vedrà un impiego uguale tra uffici, hotel e residenziale.
In particolare, il target della società in Italia, mercato caratterizzato da una certa sovraesposizione nel settore uffici, è quello degli hotel. La caccia alle strutture ricettive del Belpaese è aperta, con la doppia possibilità, peraltro, di concedere gli alberghi in locazione per la gestione dell’attività alberghiera, piuttosto che operare per conto proprio tramite Wiziu, struttura di gestione alberghiera interna alla società. “Questa opzione, che non è comunque quella principale in tema di hotellerie, oltre ad assicurare al gruppo una certa diversificazione delle entrate e stabilizzazione dei margini garantisce anche un vantaggio negoziale alla scadenza dei contratti con i gestori”, dice Dal Pastro.
Nel 2024 il gruppo Covivio ha registrato una crescita del risultato netto ricorrente del +10% a 477,4 milioni di euro, con 1 miliardo di euro di ricavi consolidati (680 mln quota di pertinenza del gruppo), in crescita del +4,9% a perimetro corrente e del +6,7% a perimetro costante.
In Europa Covivio possiede immobili per 23,1 miliardi di euro, e 15,6 miliardi di euro quota di pertinenza del guppo, in crescita del +3%. A perimetro costante, nel secondo semestre i valori si sono stabilizzati (+0,2%).
Il patrimonio comprende il 51% di uffici situati prevalentemente a Parigi, Milano e nelle grandi città tedesche, di cui il 70% in centro città (rispetto al 59% nel 2020) e il 24% nei principali centri direzionali; il 29% di immobili residenziali, principalmente a Berlino (57% del portafoglio residenziale); e il 20% di alberghi situati nelle principali città turistiche europee (Parigi, Berlino, Roma, Madrid, Barcellona, Londra, ecc.), locati o gestiti dai principali operatori.
Nel 2024 Covivio ha rafforzato la classe di immobili a uso alberghiero, che oggi rappresenta il 20% del patrimonio di Covivio, in crescita di +3 punti rispetto all’anno precedente. Il patrimonio alberghiero, sostenuto dalla crescita dei ricavi, cresce di +1,5% a perimetro costante, sia per quanto riguarda gli immobili in locazione (+1,4%) sia per quanto riguarda gli immobili di proprietà (+1,7%). La crescita è stata particolarmente forte negli hotel in Francia (+2%) e nell’Europa meridionale (+4,8% in Italia, +3,4% in Spagna), grazie all’aumento dei ricavi e alle iniziative di asset management.
Per quanto riguarda gli uffici (25% degli investimenti), il gruppo si è concentrato sulla sua pipeline di progetti, situati principalmente nei centri cittadini delle principali capitali europee, con investimenti per un totale di 279 mln di euro per la quota di pertinenza del Gruppo. Nel 4° trimestre Covivio ha consegnato in particolare la nuova sede di L’Oréal Italia, nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana The Sign, sviluppato dal Gruppo a Milano, e che vede già la presenza di grandi multinazionali come Aon e Ntt Data.
“In un mondo dell’immobiliare in continua evoluzione, Covivio ha tratto vantaggio dal suo modello di operatore diversificato sul mercato, adattando il proprio patrimonio e migliorandone la qualità. Con oltre 1 mld di euro di investimenti nell’anno, il Gruppo ha colto nuove opportunità di crescita, in particolare nel settore alberghiero, completando al contempo il piano di vendite da 1,5 mld di euro. Le ottime performance operative consentono, inoltre, di registrare una crescita del risultato netto ricorrente del +10% nel 2024. Covivio intende mantenere questa dinamica di crescita nel 2025 e alla prossima Assemblea Generale proporrà un aumento del dividendo del +6%”. Ha commentato Christophe Kullmann, amministratore delegato di Covivio