A Torino, all’interno del cortile del Quadrato in via delle Orfane 20, edificio riqualificato dal Gruppo Building, è stata riportata alla luce una eccezionale area archeologica di epoca romana. Il prezioso restauro è a cura del CCR Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale” sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino. I complessi interventi conservativi sono condotti con il sostegno della Fondazione CRT (Bando restauri cantieri diffusi 2019) e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali nell’ambito della programmazione triennale 2018-2020.
Il ritrovamento del sito archeologico, con decorazioni a mosaico raffiguranti in particolare la figura mitologica del cacciatore Atteone, è avvenuto durante i lavori di riqualificazione che hanno permesso di restituire una nuova pagina della storia dell’archeologia di epoca romana imperiale. “Il dovere di chi come noi restaura il patrimonio urbanistico è anche quello di conservare le tracce del passato e di aprirle alla città e al pubblico per trasmetterne la conoscenza. Lavorando nella Torino romana abbiamo avuto la fortuna di scoprire un grande tesoro” ha dichiarato Piero Boffa, presidente del Gruppo Building.
L’intervento di restauro ha previsto operazioni di consolidamento, pulitura, stuccatura e parziale ricostruzione ed integrazione delle murature, mentre le pavimentazioni romane in opus signinum, le cornici a mosaico e un emblema decorato centrale sono state sottoposte a delicati interventi, che hanno previsto una prima fase di pulitura superficiale, per asportare il materiale biologico che le ricopriva ed il consistente deposito di terriccio concrezionato presente e il fissaggio nella sede originaria delle tessere e delle scaglie lapidee distaccate. La conclusione dei lavori del sito archeologico è prevista per la primavera 2021.
La particolarità del contesto e le problematiche conservative presenti hanno fatto dell’area archeologica un caso di studio efficace anche per le finalità didattiche e formative promosse dal Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Torino: al lavoro dei professionisti si è quindi affiancato un cantiere didattico con la supervisione del Direttore dei Laboratori del Centro.
di Danilo Premoli – Office Observer