Borio Mangiarotti, storica società di sviluppo immobiliare, sostiene FringeMI Festival, rassegna diffusa di spettacolo dal vivo che, giunta alla sesta edizione, si svolgerà dal 31 maggio al 9 giugno in 13 quartieri milanesi.
Studi d’artista, librerie, cascine, cortili di condomini, piazze, parchi: sono solo alcuni degli spazi inconsueti che ospiteranno gli oltre 200 eventi del festival, che fin dalla prima edizione guida il proprio pubblico alla scoperta di Milano. Quest’anno la rassegna, da tempo uscita dai confini originari di NoLo per toccare altri quartieri milanesi, arriva anche al Giambellino/Lorenteggio, dove è in corso un importante processo di riqualificazione che ha anche l’obiettivo di connettere la zona al resto della città. Durante FringeMI Festival i residenti saranno coinvolti nella modalità diffusa del fare teatro tipica di questa iniziativa, da sempre attenta all’inclusione sociale, al sostegno ai giovani talenti, alla valorizzazione di spazi urbani non convenzionali.
“Il sostegno al Festival nasce non solo dalla condivisione dei valori che lo animano, ma anche dalla volontà di promuovere iniziative a beneficio della comunità di Giambellino / Lorenteggio, dove stiamo realizzando, in piazza Tirana, un complesso residenziale rispettoso dell’identità e della storia del quartiere”, afferma Edoardo De Albertis, ceo di Borio Mangiarotti.
In un’area di 2.700 mq compresa fra la zona verde di piazza Tiranae il parco Gonin sta infatti sorgendo un edificio residenziale firmato da Conti Architetti (Carlo Conti, Matteo Conti), con 35 appartamenti, un parcheggio interrato e un giardino condominiale con aiuole e alberature di piccolo e medio fusto che ospiterà anche uno spazio giochi per i bambini e aree relax. Nell’intervento, grande attenzione è dedicata all’aspetto dell’impatto ambientale: un’analisi preliminare sulle emissioni di CO2 equivalente ha permesso, già in fase di progettazione, di identificare i materiali sui quali intervenire, e successivamente sarà definita la strategia di compensazione delle emissioni residue. Le emissioni dell’attività di cantiere saranno inoltre compensate grazie all’acquisto di crediti certificati, riconosciuti a livello internazionale, per raggiungere la carbon neutrality.