Dopo 18 mesi di intensa attività progettuale e di confronto, il “Laboratorio Roma050 – Il Futuro di una metropoli mondo”, diretto dall’architetto Stefano Boeri e promosso da Roma Capitale e dall’Assessorato all’urbanistica con Risorse per Roma S.p.A., sarà tra i protagonisti dei due tra i più prestigiosi appuntamenti culturali internazionali: la 19ª Mostra Internazionale di architettura della Biennale di Venezia intitolata “Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.” a cura di Carlo Ratti (10 maggio – 23 novembre 2025), e la 24ª Esposizione Internazionale della Triennale di Milano intitolata “Inequalities”, un progetto collettivo che attraverso mostre, installazioni, progetti speciali ed eventi, affronta il tema delle crescenti disuguaglianze che caratterizzano le città e il mondo contemporaneo (13 maggio – 9 novembre 2025).
Come sarà Roma nel 2050? Come cambierà la vita di questa metropoli unica e quale ruolo avrà nel mondo? Questi sono i temi sui quali ha lavorato il Laboratorio Roma050 per contribuire a delineare una visione possibile per il futuro di Roma basata sul confronto di più scenari, con l’obiettivo di offrire le necessarie risposte alle grandi sfide della transizione ecologica, dell’aumento delle disuguaglianze sociali e delle trasformazioni digitali.
Il Laboratorio Roma050, giunto come previsto alla conclusione del suo incarico, porta a Venezia e a Milano due specifiche anticipazioni degli esiti del proprio lavoro che sarà presentato in un evento che si terrà a fine giugno in Campidoglio, insieme a rappresentanti dell’Amministrazione capitolina ed esponenti internazionali del mondo dell’urbanistica e dell’architettura.
A Venezia nell’ambito della 19ª Biennale di Architettura, il Laboratorio Roma050 presenta “Cantico Tiberino”, un affresco sul futuro di Roma, con un focus sulla biodiversità urbana e sul ruolo centrale del fiume Tevere come motore di rigenerazione ecologica e sociale. L’acqua come infrastruttura viva e generativa, capace di attivare nuove forme di connessione tra centro e periferie, tra natura e città, tra passato e futuro.
A Milano nell’ambito della 24ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, il Laboratorio porta, invece, una riflessione profonda sul ruolo dell’archeologia diffusa intesa non solo come testimonianza del passato, ma come risorsa dinamica, in grado di generare nuove economie e immaginari e redistribuire non solo i beni materiali, ma anche il capitale simbolico e culturale della città.
“Due appuntamenti, due narrazioni, un’unica visione: quella di una Roma che si confronta con il mondo portando il proprio patrimonio di complessità, stratificazione e innovazione nel dibattito internazionale sul futuro delle città – commenta l’arch. Stefano Boeri-. Il Laboratorio Roma050 si è interrogato su sfide che si misurano su un futuro non immediato, come la questione ambientale e il tema delle disuguaglianze, ma che possono aiutarci a orientare le politiche nel presente delle nostre città. Con un approccio aperto al contributo di studiosi, progettisti, istituzioni e cittadini, il Laboratorio ha prodotto una visione in cui l’innovazione si intreccia con la memoria”.
Il Laboratorio Roma050, composto da 10 progettisti, è coordinato da Matteo Costanzo ed Eloisa Susanna con Giorgio Azzariti, Giulia Benati, Jacopo Costanzo, Margherita Erbani, Carmelo Gagliano, Susan Isawi, Riccardo Ruggeri, Marco Tanzilli.