Riceviamo dall’ufficio stampa di Assoedilizia e pubblichiamo
Assoedilizia, la storica Associazione della proprietà edilizia di Milano, fondata nel 1894 e aderente alla Confedilizia nazionale, rappresenta sul piano istituzionale, come organizzazione sindacale di categoria, l’interesse diffuso delle famiglie che hanno fatto la città e vi hanno investito i propri risparmi; e di conseguenza si preoccupano che i loro investimenti mantengano validità e siano sempre funzionali agli interessi privati ed al bene pubblico, e conseguentemente rimangano redditizi e socialmente utili.
Assoedilizia ritiene che, dopo questo percorso al galoppo edilizio che è sotto gli occhi di tutti, sia opportuno un check up sullo stato di salute dell’urbanistica milanese, per verificare, alla luce della situazione creatasi dopo i fatti del caso-Milano, la congruenza del prodotto edilizio che, nei vari settori, si renderà disponibile a seguito di tutti gli interventi edilizio/urbanistici in atto (recuperi volumetrici extra PGT, ristrutturazioni edilizie, nuova produzione edilizia, incrementi da premialità, ristrutturazioni aziendali) , con i fabbisogni arretrati e insorgenti di strutture per le diverse funzioni, ( residenziali, commerciali, produttive, ricettive, ad uso uffici -quindi terziario/amministrativo, etc.).
Per verificare, in altri termini, alla conclusione dei processi di produzione edilizia in atto, se ci sarà, con riferimento alle singole funzioni, un allineamento tra potenziale offerta edilizia e potenziale domanda di mercato. In altre parole ancora, se siamo più o meno in presenza di una “bolla”, cioè di una fuga in avanti sul piano della produzione edilizia, rispondente a spinte finanziarie, che dovrà essere in qualche maniera metabolizzata.
E’ il problema del cosiddetto dimensionamento dei piani urbanistici, che riguarda anche la capacità insediativa del Piano di Governo del territorio di Milano, normato dalla legge urbanistica lombarda. Si tratta di un problema, sia di normazione (poiché il PGT è, a differenza del vecchio PRG, uno strumento flessibile) sia di verifica concreta dello stato di fatto, con riferimento al territorio cittadino.
E’ chiaro che la questione della capacità insediativa teorica del piano implica anche una verifica della quota di aree a standard ( cioè di aree dedicate in concreto ai servizi di interesse comune); aspetto del quale Assoedilizia parimenti si preoccupa, discendendo dallo stesso la qualità del vivere nella città. Condizione ineludibile perché la città stessa possa continuare a prosperare.
PROPOSTA
Assoedilizia (con il supporto dell’Osservatorio sui diritti Immobiliari” della Università degli Studi di Milano Unimi) si fa promotrice di un TAVOLO TECNICO DI CONFRONTO per un check up dello stato dell’urbanistica milanese.
Format del Tavolo di Confronto sull’Urbanistica Milanese
Obiettivi del Tavolo
• Analisi dello stato di fatto
• Valutazione della la capacità Insediativa reale del PGT, l’allineamento tra offerta edilizia e domanda di mercato, e la dotazione di aree a standard urbanistici e di servizi.
• Identificazione dei rischi: Verifica dell’esistenza di una potenziale bolla immobiliare e analisi dell’impatto delle premialità volumetriche e delle trasformazioni edilizie nonchè della produzione edilizia extra piano
• Proposta di soluzioni: Definire raccomandazioni per migliorare la governance urbanistica, armonizzare le norme e garantire la qualità urbana.
Coinvolgimento degli stakeholder: Creare un dialogo tra pubblico e privato per bilanciare interessi economici e bene pubblico.