Apre i battenti il 56esimo Salone Internazionale del Mobile di Milano, che si svolgerà dal 4 al 9 aprile presso gli spazi espositivi della Fiera di Rho-Pero. I primi 3 giorni saranno dedicati agli operatori, mentre durante il weekend l’ingresso sarà esteso a tutti
Parallelamente all’evento ufficiale, anche quest’anno, ci sarà un florilegio di eventi paralleli, organizzati spesso in negozi o sale espositive sparse per la città, in quello che è il Fuorisalone. Si tratta di manifestazioni indipendenti che si tengono in diverse zone con aperture straordinarie, mostre ed esposizioni, la maggior parte delle quali vengono rese più accessibili dall’ingresso gratuito. Il Fuorisalone è pertanto da considerarsi una spontanea estensione del Salone, che ne amplifica la risonanza e va a diffondere in tutta la città un’atmosfera internazionale e vivace.
Un successo internazionale
Ogni anno il Salone attira quasi 400mila visitatori in città dei quali oltre 300mila visitano direttamente i padiglioni della Fiera. Si tratta di cifre che, secondo le stime, dovrebbe essere raggiunte anche quest’anno. A esporre saranno circa 200 realtà su 10.000 metri quadri di superficie. Distribuito in tre macro-aree (elementi complementari, oggettistica e tessili), il Salone offre una grande varietà di idee creative ed innovative, proponendo nuovi trend sia a livello di prodotti sia tematici sia stilistici.
Il Salone Internazionale del Mobile è a tutti gli effetti l’evento cardine per il design e l’arredamento a livello internazionale, e tutte le manifestazioni comprese nella sua rete lo rendono un’esperienza a tutto tondo assolutamente imperdibile, non solo per chi lavora nel settore ma anche per appassionati alla ricerca di ispirazione. È un’opportunità di scoperta, nonché di networking e di business, concentrata in cinque giorni intensi e stimolanti fra temi differenti e lo scopo unitario di evolvere ed evolversi.
Quanta economia fa il Salone
Secondo i calcoli della Camera di Commercio di Monza e Brianza la manifestazione genererà un indotto da circa 230 milioni di euro, in salita del 4,5% rispetto alla manifestazione dello scorso anno. Il settore che trae maggior beneficio dall’evento, raccogliendo circa 180 milioni del giro d’affari complessivo, è ovviamente quello turistico-ricettivo. Secondo alcune indagini di mercato, realizzate spulciando i siti e i portali online di prenotazione di camere d’albergo, il prezzo medio per passare una notte in hotel a Milano lievita di ben 459 euro, il 156% in più della settimana precedente.
Sulla stessa lunghezza d’onda il mercato degli affitti brevi. In tal caso il portale Casa.it segnala che la domanda di appartamenti è salita del 4,9% rispetto all’anno passato. Qualcuno ne approfitta: i canoni di locazione nella settimana del Salone sono balzati mediamente del 135% rispetto ai periodi ordinari. Si va dai 1.050 euro per una settimana in 50-60 metri quadri a Brera fino a 530 euro chiesti nel meno blasonato quartiere di Lambrate, dove si chiede comunque il 78% in più del solito. Altra voce importante di spesa sarà quella per la ristorazione e per lo shopping in città. Insomma, non si può proprio dire che sia un cattivo affare per il real estate meneghino.
Per quanto riguarda il settore del design e dell’arredamento, il fatturato 2016 risulta in crescita dell’1,8% a quota 41 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. Gran parte del merito va alla tenuta dell’export dopo la corsa del 2015 che lo aveva riportato ai livelli pre-crisi (con Stati Uniti e Cina tra i mercati di sbocco principali, in cui spiccano, per restare in Europa anche Francia e Spagna) e lo spunto delle vendite in Italia, sospinte dal bonus mobili. Non solo estero, dunque, ma anche un mercato interno rinvigorito che non può che far piacere a un mondo costellato da circa 80mila imprese con più di 320mila dipendenti.
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