AI e agenzia immobiliare: gli strumenti ci sono, ma manca cultura e serve accelerare i processi formativi

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Settore immobiliare e Intelligenza Artificiale: ecco i risultati del sondaggio realizzato e promosso da FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza, attraverso agenzie immobiliari associate e non.

L’obiettivo principale era valutare e comprendere il rapporto che realmente sussiste fra l’attività delle agenzie immobiliari e l’utilizzo o meno di strumenti di AI generativa. Dalle risposte ricevute emerge un quadro piuttosto nitido, ma con contorni ancora frastagliati.

Per quanto riguarda l’adozione di AI generativa in agenzia, infatti, il 46% dichiara di usarla sporadicamente e solo per l’1% l’AI è centrale nei propri processi di tutti i giorni. La maggioranza dei rispondenti al sondaggio dichiara di non usarla per gestire l’agenda, né per la ricerca di nuovi immobili da acquisire o per la profilazione di potenziali clienti.

“È nel giro di pochi anni che l’Intelligenza Artificiale diventerà uno strumento imprescindibile per la facilitazione dei processi e l’analisi istantanea di un’enorme mole di dati – sostiene Lorenzo Baia, dirigente FIMAA MiLoMB – Vi è la necessità, in questo breve lasso di tempo, di adeguarsi a questo cambiamento e cavalcarlo con consapevolezza attraverso apprendimento e continuo aggiornamento. Nello specifico, per noi agenti immobiliari sarà un supporto che andrà a coadiuvare il rapporto interpersonale ed umano con il cliente, senza mai soppiantarlo. La vera sfida – precisa Baia – sarà utilizzare scientemente l’AI senza abusarne, in modo da non atrofizzare emozioni e capacità di ragionamento. Ulteriore focus andrà posto sul trovare soluzioni per non pesare ulteriormente sull’ambiente, che in fondo è la nostra casa da tutelare e proteggere”.

Altro importante obiettivo dell’indagine FIMAA MiLoMB era individuare progetti formativi dedicati e pertinenti. Poter fruire di strumenti digitali avanzati non basta se a monte non si hanno conoscenza e padronanza per usarli al meglio e metterli a reddito. Anche dai risultati emersi è possibile definire proposte formative mirate e su livelli differenti, anche “sartoriali” in base alla tipologia di utilizzatore o di destinatario dei servizi.

“Al momento ci troviamo certamente ancora in una fase embrionale – dichiara Alberto Gallinari, dirigente FIMAA MiLoMB con delega per AI, digitalizzazione, BlockChain e PropTech – Le agenzie si muovono a piccoli e ancora timidi passi sul percorso alla scoperta dell’AI. Tuttavia, chiedono una formazione specifica per integrare questo strumento nella loro operatività” e ciò è dimostrato dal fatto che le ragioni di una così bassa diffusione di queste nuove tecnologie sono da collegare proprio ad un ridotto livello di conoscenza dello strumento e alla necessità di formazione ad hoc”.

I risultati del questionario mettono in luce quanto la formazione sia la chiave di volta di numerosi processi: senza una adeguata preparazione è ancora più difficile cambiare la propria visione del lavoro ed entrare in contatto con i concreti rischi e benefici delle novità.

“Sono sicuro che se chiedessimo alle stesse persone quante volte interpellano Google per recuperare informazioni necessarie sul proprio lavoro avremmo risposte ben diverse – afferma Cristian Gilardoni, dirigente FIMAA MiLoMB con delega all’Information Technology – Dal momento che Google Search utilizza l’Intelligenza Artificiale per rispondere alle domande degli utenti, ne deriva che molti la utilizzano e non se ne accorgono nemmeno, pensando che siano necessarie chissà quali competenze per usufruirne. Invece è il contrario: è la semplicità di utilizzo a qualificare lo strumento. Certo che è difficile ipotizzare di sviluppare un sistema di AI ad hoc per un’agenzia – continua Gilardoni – ma utilizzare gli strumenti disponibili open source o a costi contenuti per migliorare il lavoro è assolutamente alla portata di tutti. Occorre solo prenderne coscienza”.

Buona parte dei partecipanti al questionario si descrive infatti come interessata a conoscere lo strumento e a carpirne le modalità di funzionamento, a dimostrazione di quanto sia elevato il livello di attenzione da parte della Categoria nei confronti della tematica. Anche perché sono molte le iniziative che fanno da incentivo, come anche bandi e finanziamenti a fondo perduto.

A questo proposito, in particolare per lo sviluppo di applicativi e soluzioni in ambito digitale, Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia hanno pubblicato il Bando SI4.0 2025 per offrire contributi alle micro, piccole e medie imprese aventi sede in Lombardia, con l’obiettivo di supportare progetti di transizione digitale ed ecologica. In particolare:

• Tecnologie per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale, mixed reality e ricostruzioni 3D)
• Intelligenza artificiale (Machine learning, Deep Learning, NLP, LLM, Agenti AI, data mining)
• Blockchain e smart contract
• Sistemi di gestione dati aziendali (ERP, CRM, MES, DMS, HRMS, WMS, BI).

La domanda di contributo potrà essere presentata sino alle ore 12.00 del 1° agosto 2025, salvo prematuro esaurimento fondi. Saranno ammissibili le spese sostenute a partire dal 27 giugno 2025 relative a:

• Consulenza e formazione
• Attrezzature tecnologiche, servizi e programmi relativi la realizzazione del progetto
• Tutela della proprietà industriale
• Personale dell’impresa richiedente dedicato al progetto

Tutti gli Associati FIMAA MiLoMB possono beneficiare di assistenza gratuita tramite la direzione bandi e finanziamenti di Confcommercio MiLoMB, rivolgendosi preventivamente alla Segreteria associativa (segreteria@fimaamilano.it).

di Sofia Gennaro – segreteria FIMAA MiLoMB

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