260 alloggi nel progetto di rigenerazione delle ex Ferriere Fiat di Torino

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Il Parco Dora di Torino è pronto per l’intervento di rigenerazione finale. Nell’area dell’ultimo tassello della Spina 3, sta per essere completata dopo venticinque anni la riqualificazione iniziata nel 1999, con un restyling legato alle nuove esigenze abitative e lavorative post pandemia.

Il nuovo Dora Park, ideato dalla torinese Recore srl, che ha affidato le attività di sponsor, advisor e broker alla socia di maggioranza Immogroup e la progettazione al noto architetto Ubaldo Bossolono, tocca 100mila metri quadri del milione di nuove costruzioni del Piano di rigenerazione urbana dell’area.

Tre lotti a destinazione prevalentemente residenziale, con una superficie fondiaria complessiva di 54mila metri quadri. Il permesso a costruire del primo lotto è stato depositato lo scorso 21 novembre e si stimano non più di dieci mesi per la fase istruttoria, visto che l’area era già stata bonificata.

“Abbiamo individuato un fondo estero che investirà i primi 50 milioni di euro. Il piano completo attrarrà investimenti italiani e stranieri per almeno 300 milioni, con ricadute sulla città non solo abitative ma anche su lavoro e studio”, commenta il direttore operativo di Immogroup Beppe Caruso.

Lo studio progettuale, illustrato all’evento di Aspesi Torino dedicato agli sviluppi immobiliari nel capoluogo piemontese, abbraccia l’area tra via Verolengo e via Borgaro: “Si tratta del comprensorio Vitali, le ex acciaierie, dove andremo a costruire nuove superfici residenziali, 45mila metri quadri in vendita e 12mila in affitto, uno studentato di 20mila metri quadri, e poi ancora 11mila metri quadri di uffici, un centro commerciale di media superficie da 5mila metri quadri, bar e ristoranti (800 mq) e un centro healthcare (2.500 mq)”, spiega l’architetto Bossolono.

Nel primo lotto che partirà entro la fine dell’anno realizzeremo oltre 260 appartamenti in classe A di varie dimensioni, a partire da un prezzo di 2.700 euro al mq. Gli edifici saranno costruiti guardando al risparmio energetico e al green design”, aggiunge Fiorella Ciattino, presidente di Recore. Giardini, alberi, fiori, piante che avvolgono armoniosamente i palazzi quasi ad abbozzare delle pareti verdi, passerelle “immersive” che attraversano lo spazio naturale incastonato tra i palazzi.

In ogni blocco di edifici verranno realizzati spazi condominiali al servizio delle persone: una palestra, una biblioteca comune dove si potrà fare smart working o studiare, un’area per il gioco e le feste per i bambini, una sala cinema e uno spazio attrezzato con cucina dove invitare gli amici senza disturbare, e persino un angolo dove ricaricare le e-bike.

“L’idea metaprogettuale è quella di realizzare stabili interconnessi tra loro, in una sorta di comunità smart in cui, grazie a soluzioni digitali e proptech, i residenti possano non solo vivere la propria casa, ma usufruire di spazi di lavoro e utilizzare servizi per il tempo libero.

Con un’app dedicata, con un semplice clic dal telefono, ciascun condomino potrà aprire gli spazi comuni e prenotare un servizio, e per i box auto un lettore riconoscerà direttamente la targa dell’auto dando libero accesso ai garage interrati, predisposti anche per la ricarica elettrica. L’impronta “sharing” del nuovo Dora Park è visibile anche nel metodo di una progettazione condivisa”.

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