Inrev: regione Asia Pacifico sotto i riflettori dell’immobiliare globale

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Nel 2024 sono stati raccolti almeno 118 miliardi di euro di nuovi capitali destinati a investimenti in immobili non quotati – un dato solo lievemente superiore rispetto ai 117 miliardi di euro riportati nel 2023. Tuttavia, il 40% del capitale raccolto nel 2024 è già stato investito, un balzo significativo rispetto al 16% del 2023 (da 18 miliardi a 48 miliardi di euro).

Questa la prima evidenza dell’Inrev (Associazione europea per gli investitori in veicoli immobiliari non quotati )/Anrev/Ncreif capital raising survey 202, secondo cui i gestori che controllano i veicoli lanciati dopo il 2020 sembrano fare buoni progressi nell’impiego dei capitali impegnati. Questo cambiamento riflette direttamente una graduale ripresa del mercato e un recente aumento delle attività transazionali.

L’indagine mostra che la regione Asia Pacifico è diventata un attore molto più rilevante, sia come fonte di capitali sia come area in cui investire. I capitali raccolti per strategie europee sono rimasti stabili, poco al di sotto dei 29 miliardi di euro, pur restando lontani dal livello annuale di 50-70 miliardi registrato tra il 2015 e il 2022.

I fondi immobiliari non quotati/commingled e i Reit privati hanno attirato la quota più alta di capitale da parte di investitori europei (55%) e nordamericani (49%). Ciò riflette un interesse costante per i veicoli d’investimento tradizionali nei mercati consolidati. Tuttavia, gli investitori si stanno allontanando dalle strategie globali, preferendo fondi regionali.

Altri dati chiave emersi dall’indagine:

  • Le strategie dell’Asia Pacifico hanno raccolto 36 miliardi di euro nel 2024, con un incremento di quasi l’80% rispetto al 2023
  • La regione è emersa anche come principale fonte di capitali, con il 43% del totale raccolto a livello globale, ben al di sopra della sua media storica del 26%
  • I capitali raccolti per strategie globali sono diminuiti di oltre il 50% su base annua, segnalando una chiara preferenza per strategie regionali specifiche
  • Fondi pensione e compagnie assicurative rappresentano solo il 42% del totale dei capitali raccolti nel 2024 a livello globale, a seguito di un lento declino del loro predominio negli ultimi anni. Al contrario, la categoria “altri”, composta da una varietà di investitori non tradizionali, ha visto una crescita significativa, raggiungendo ora la quota maggiore, pari al 34%

Commentando i risultati dell’indagine, Iryna Pylypchuk, direttrice della ricerca e delle informazioni di mercato di Inrev, ha dichiarato: “Anche se i livelli di raccolta di capitali sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 2023, i risultati dell’ultima indagine rivelano alcuni cambiamenti netti nel panorama degli investimenti immobiliari globali. L’ascesa dell’Asia Pacifico non sorprende, considerando che molti investitori della regione sono ancora sottoesposti agli investimenti immobiliari e cercano di diversificare i propri portafogli in mercati e valute estere. Contemporaneamente, essendo forse l’ultima regione ad aver subito una correzione globale, i mercati dell’Asia Pacifico sembrano essere diventati sempre più attraenti per investitori di ogni provenienza.

Il calo delle strategie globali è anch’esso significativo. Non lo definirei la fine della globalizzazione, ma sicuramente rappresenta uno spostamento importante e potrebbe perfino portare a una maggiore fuoriuscita di capitali nordamericani verso altre regioni. Quello che osserviamo è che investitori e allocatori hanno adottato un approccio bottom-up, globalizzando i propri portafogli attraverso investimenti in strategie regionali complementari tra loro, il che consente anche maggiore flessibilità.

Inoltre, i risultati dell’indagine evidenziano una maggiore frammentazione del panorama degli investitori. Le due fonti di capitale tradizionalmente dominanti – fondi pensione e compagnie assicurative – hanno ridotto il loro contributo. Altri investitori meno tradizionali stanno crescendo in importanza, riflettendo i cambiamenti nell’ordine economico e nella distribuzione della ricchezza globale, nonché gli sforzi dei gestori di fondi di esplorare nuove vie per raccogliere capitali in un contesto di mercato complesso. Le allocazioni eccessive precedenti, insieme alla turbolenza nei mercati finanziari più ampi, possono spiegare l’atteggiamento attendista di fondi pensione e assicurazioni, ma è probabile che si tratti solo di una fase di pausa.

Nel complesso, i risultati dell’indagine indicano una corsa verso la sicurezza, poiché gli investitori europei e americani hanno preferito veicoli d’investimento tradizionali, offrendo una prospettiva positiva per i fondi immobiliari commingled e i REIT privati. Gli investitori dell’Asia Pacifico, invece, hanno mostrato una preferenza maggiore per conti separati che investono in veicoli indiretti, riflettendo un desiderio di maggiore controllo. Quanto la ripresa del settore immobiliare, ancora in fase di assestamento, potrà essere accelerata o ostacolata da quella che sembra essere una nuova configurazione dell’ordine mondiale – sia politica che economica – non sarà chiaro prima della fine del 2025.”

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