Il grocery gioca in difesa ma segna 560 mln di investimenti nel mercato italiano

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Nel 2024 il settore grocery ha registrato un picco nei volumi di investimento raggiungendo i 560 milioni di euro, grazie alla chiusura di 3 portafogli e a 5 operazioni su singoli asset, per un totale di 69 ipermercati e supermercati transati.

Questo trend positivo riflette la crescente fiducia degli investitori, alimentata dalle caratteristiche difensive del settore, che ne consolidano la stabilità e l’attrattività nel lungo periodo.

Secondo il report di Savills “Italian grocery report”, il grocery è un settore diversificato in termini di tipologia di asset e brand ed ha dimostrato un’ottima tenuta dei propri fondamentali nelle varie fasi economiche e di mercato. Le caratteristiche difensive e anti-cicliche del segmento rappresentano un forte incentivo per diverse strategie di investimento nel nostro Paese.

La pandemia di Covid-19 prima e la crescita dell’inflazione negli ultimi anni poi, hanno messo in evidenza la resilienza del settore grocery. Nel 2024, l’inflazione ha rallentato velocemente sostenendo l’espansione del potere d’acquisto delle famiglie, ma la forte crescita dei prezzi degli ultimi anni sta ancora influenzando i consumi e le famiglie sono tornate a risparmiare. In questo scenario economico, la vendita al dettaglio di generi alimentari ha continuato comunque a crescere non solo rispetto al 2023, ma anche rispetto al 2019. La crescita delle vendite di prodotti alimentari ha superato anche quella del comparto fashion, che non ha ancora raggiunto i livelli pre-pandemia.
In Europa, tra il 2013 e il 2019, supermercati e ipermercati hanno rappresentato circa il 7% degli investimenti totali nel settore retail, mentre nel 2023 e 2024 la loro quota è salita a circa il 15%, confermando l’elevato appeal del settore.
In Italia, gli investimenti in immobili destinati al grocery negli ultimi anni hanno seguito un trend altalenante, tuttavia nel 2024 hanno registrato un volume record raggiungendo uno share del 24% sul totale dei volumi retail dell’anno, confermando il crescente interesse per il segmento.
Nel settore retail, il segmento dell’out-of-town e dell’essential retail, con un focus particolare sui settori alimentare  e il fai-da-te, guideranno la domanda di investimenti nei prossimi mesi, attirando nuovi operatori in un ampio spettro di profili di rischio e size di investimento.
Marco Montosi, head of investment, commenta: “A guidare la fiducia degli investitori sono le caratteristiche “difensive” del settore. I flussi di cassa costanti, la solidità finanziaria dei conduttori, le positive prospettive di fatturato nel medio periodo rendono il segmento del grocery appetibile soprattutto per investitori con una logica di investimento di lungo periodo e con una bassa propensione al rischio. Questa tipologia di prodotto presenta caratteristiche tali da poter intercettare l’interesse anche di interlocutori istituzionali non solamente interessati al profilo immobiliare dell’opportunità, ma anche alle caratteristiche industriali del covenant.”

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