Più rilassante del mare e meno caotica rispetto ai laghi, ma soprattutto fresca in estate quando l’afa si fa sentire: negli ultimi anni la montagna ha conquistato gli italiani e gli stranieri, concentrando gli investimenti in hospitality in vetta.
Il 2025 guarda a Cortina, con il volano delle olimpiadi invernali 2026, dove da mesi si stanno concentrando i deal più importanti e lussuosi. Ne sono esempio lo storico hotel Cristallo, passato di mano al gruppo Mandarin: 5 stelle lusso con 84 camere e certificazione Leed Silver in vista.
Poi la ristrutturazione dell’hotel Ampezzo, anch’essa indirizzata al pregio e l’iniezione di capitali da parte della Red Circle di Renzo Rosso patron della Diesel, per il rinnovo dell’hotel Ancora, con partner operativo Egnazia ospitalità italiana.
I capitali a Cortina si stanno comunque muovendo da anni, tanto che in pre-Covid, nel 2019, la migliore performance immobiliare nelle destinazioni montane per gli hotel 5 stelle era stata registrata proprio nella regina delle Dolomiti, con un costo immobiliare a camera di 370.000 euro. A seguire Courmayeur e Madonna di Campiglio.
In termini generali, secondo i risultati dell’EY Italy hotel investment report 2024, il mercato nazionale degli investimenti alberghieri ha registrato una crescita significativa nel 2024, con un volume totale di investimenti pari a 2,1 miliardi di euro, segnando un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. La montagna è certamente una nicchia, perché gli investimenti in alberghi si concentrano a Roma, Venezia e Milano, ma i dati del turismo montano sono rassicuranti.
Vacanze più costose
Secondo l’osservatorio del turismo montano 2024-2025 di Jfc, per il 20% degli operatori aumentano le prenotazioni in montagna rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con la quota stranieri cresciuta del 12,1%. Aumentano anche le prenotazioni per i weekend o long weekend rispetto alla classica settimana bianca.
Il tutto in uno scenario innevato dove i prezzi cresceranno per il 63,6% degli operatori, con un incremento medio del +5,1%. Il paniere della spesa 2024-25 del turista in montagna lo conferma: per trascorrere una settimana in montagna l’italiano spenderà in media 1.453 euro, 3.720 per un nucleo composto da due genitori e un figlio. Per il weekend la spesa media è di 571 euro, 1.630 per nucleo familiare. In generale, la settimana bianca costerà il 3,6% in più e il weekend l’8,4% in più rispetto alla scorsa stagione.
Fatturati in crescita
Il ciclo si ripete: i prezzi aumentano, il turismo di prossimità diminuisce e arrivano gli stranieri, soprattutto altospendenti e indirizzati al lusso, o perlomeno alla percezione dello stesso, come riportano i trend generali del turismo 2025.
Gli investimenti sembrano quindi concentrarsi sul lusso e con lo sbarco delle grandi catene che si sono affacciate all’hospitality montana da relativamente poco tempo, conseguendo comunque i risultati previsti.
Secondo la ricerca Jfc, infatti, il 40,9% degli operatori del settore prevede una crescita del fatturato, in un sistema montagna che si aspetta di raggiungere un totale di 5,75 miliardi di fatturato del sistema ospitale nel suo insieme, a cui si aggiungono 4,5 miliardi da servizi legati agli sport invernali e 1,4 miliardi da ristorazione, commercio e altre attività ricettive.
Il totale è un’aspettativa di fatturato di 11,6 miliardi, 417 milioni di euro in più rispetto alla scorsa stagione, un +4,2% che rileva come la montagna veda rosa, almeno nei conti.