Zoia (Igd ): “L’obiettivo è riflettere nella quotazione di Borsa il valore creato a livello industriale”

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Il 2024 ha rappresentato un anno di svolta per Igd Siiq, con dinamiche di mercato e decisioni strategiche che hanno inciso significativamente sull’andamento del titolo e sulle prospettive future. Dopo un inizio non molto semplice, segnato da un minimo storico ad aprile, l’annuncio del cambio di governance e le successive comunicazioni strategiche hanno innescato una ripresa importante.

Guardando al futuro, la società si prepara a implementare il Piano Industriale 2025-2027 presentato da poche settimane, con obiettivi ambiziosi che mirano a rafforzare la sostenibilità finanziaria, ottimizzare la gestione degli asset e creare valore per gli stakeholder. Ne abbiamo parlato con Roberto Zoia, amministratore delegato di Igd.

Domanda: Come giudicate l’andamento del titolo Igd nel 2024? Ci sono stati fattori particolari, interni o esterni, che hanno influenzato la performance del titolo?
Risposta: Posso commentare a partire da aprile 2024, quando sono stato nominato amministratore delegato: ad aprile il titolo ha toccato il minimo storico di 1,40 euro ma poi, a metà dello stesso mese, l’annuncio del cambio di governance ha spinto il titolo in salita, salita che è proseguita con l’annuncio delle linee guida del piano industriale a luglio e l’effettiva comunicazione del Piano Industriale 2025-2027 a novembre. Il titolo adesso viaggia su livelli superiori a quelli di inizio anno e rispetto al minimo di aprile ha recuperato circa l’84%.

D: Intendete distribuire dividendi? Pensate di mantenere o modificare la vostra politica sui dividendi rispetto agli anni precedenti?
R: Sebbene il regime Siiq preveda la distribuzione di un dividendo obbligatorio, pari al 70% degli utili derivanti dalla gestione esente, qualora una società chiuda in perdita decade l’obbligo di distribuzione. A questo si aggiunge che abbiamo una clausola, cosiddetta “dividend blocker”, legata al bond che abbiamo emesso a novembre 2023, che prevede che Igd non possa pagare alcun dividendo discrezionale al di sopra del minimo previsto dalla normativa Siiq. Come dichiarato nel Piano Industriale 2025-2027, è obiettivo di Igd tornare a distribuire un dividendo continuativo, sostenibile e proporzionato all’andamento del titolo. Pertanto, intendiamo rimborsare i bond in essere che presentano condizioni economiche e clausole contrattuali onerose (come la clausola “dividend blocker”). Con questo obiettivo stiamo lavorando per ridefinire la dinamica delle scadenze finanziarie del gruppo, eliminando le attuali concentrazioni di maturity al 2027 e puntiamo a realizzare una o più operazioni di rifinanziamento con un pool di banche, con le quali le interlocuzioni sono già in fase avanzata. In ogni caso, non intendiamo più legare la dividend policy al livello di FFO come in passato.

D: Quali sono i principali driver di crescita previsti per il 2025 e come pensate che possano riflettersi sull’andamento del tiolo?
R: Il Piano Industriale presentato a novembre copre il range dal 2025 al 2027, pertanto le nostre proiezioni sono orientate al 2027. Nello specifico, a fine piano ci proponiamo di raggiungere un net rental income in crescita a perimetro omogeneo del 16% rispetto al dato atteso a fine 2024, un Ebitda della gestione caratteristica a circa 98 milioni di euro, in crescita organica di circa il +16% e un Funds From Operations di circa 48 milioni di euro versus guidance 2024 di 34 milioni di euro. Vogliamo migliorare i principali indicatori finanziari allo scopo sia di mantenere il profilo investment grade, recentemente confermato, sia di portare il loan to value a fine 2027 a circa il 40%. In arco piano sono previste dismissioni di asset non core per circa 100 milioni, interamente finalizzate a ridurre la leva finanziaria del gruppo, mentre gli investimenti sugli immobili in proprietà ammontano a circa 50 milioni e saranno a servizio dell’attività commerciale, della sostenibilità ambientale, della sicurezza e della manutenzione straordinaria. Stiamo già lavorando sui target che ci siamo posti e siamo convinti che il mercato risponderà con favore man mano che implementeremo quanto ci siamo prefissati. Comunicheremo di volta in volta i diversi step e ci aspettiamo un ritorno anche sul titolo.

D: A livello di business, invece, anche alla luce della recente presentazione del Piano industriale, che cosa prevede la strategia aziendale per il 2025? In che modo queste scelte potrebbero influenzare il valore del titolo e l’interesse degli investitori?
R: Continueremo a lavorare sul business, con l’obiettivo di massimizzare la creazione di valore dell’attività caratteristica con benefici per tutti i nostri stakeholder. Intendiamo incrementare la redditività, ampliando, in un’ottica innovativa, il rapporto landlord-tenant per tutta la durata del contratto, superando il puro approccio contrattuale di affitto spazi e offrendo un vero e proprio “ecosistema centro commerciale Igd”. Vogliamo inoltre migliorare le performance operative in termini di occupancy delle superfici e di durata media dei contratti. Infine, vogliamo proporci come provider di riferimento per il mercato retail su asset management e altri servizi evoluti, proponendo anche a terze parti le attività di gestione che svolgiamo nel nostro portafoglio di proprietà.

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