La ragioneria dello stato ha valutato positivamente il disegno di legge n. 1309 (il Salva Milano), attualmente in discussione al senato, affermando che non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Lo chiarisce Studio Inzaghi, sottolineando che nell’ambito della seduta dell’11 febbraio 2025, la ragioneria dello stato – dopo aver esaminato i contenuti delle norme di interpretazione autentica – si sofferma sugli effetti che l’applicazione del Salva Milano potrebbe avere sul gettito degli oneri di urbanizzazione.
Secondo la ragioneria dello stato “il possibile maggior ricorso a titoli abilitativi edilizi semplificati, in particolare alla SCIA alternativa di cui all’articolo 23, comma 01, del d.P.R. n. 380 del 2001 in luogo del permesso di costruire, non determina, in generale, la corresponsione di minori oneri di urbanizzazione”, posto che anche che gli interventi effettuati con SCIA alternativa sono soggetti al pagamento del contributo di costruzione ex art. 16 del d.P.R. n. 380/2001.
Infine, la ragioneria, considerata la natura restrittiva delle norme del Salva Milano in tema di cessioni del credito, esclude qualsiasi conseguenza negativa sulla finanza pubblica, anche sotto il profilo delle agevolazioni fiscali (cd. Superbonus), introdotte dal D.L. n. 39/2024 .
A questo link è possibile prendere visione della relazione tecnica della ragioneria di stato.