Kryalos ha scelto lo studio ARW degli architetti Camillo Botticini e Matteo Facchinelli per recuperare una struttura realizzata negli anni Cinquanta che si trova in viale Fulvio Testi 223 a Milano, rivalorizzandola dopo aver subito diverse trasformazioni.
Il complesso, un tempo destinato a scuola-officina per i dipendenti della Pirelli, e fino ad oggi abbandonato, si compone di due parti: una palazzina destinata ad aule e poi trasformata ad uso uffici, ed una tipica fabbrica costituita da una sequenza di campate, con passo 8 metri circa, lunghezza variabile tra i 15 ed i 30 metri e con una altezza media di 7 metri; peculiare è la costruzione in mattoni, dotata di una copertura a shed con struttura metallica. Negli anni Novanta, l’edificio è stato adattato a spazio per eventi e formazione, con un intervento che ha cancellato quasi integralmente il carattere preesistente degli interni.
La nuova proposta ha riletto la potenzialità del modulo strutturale originale che è stato recuperato, attualizzato e riconformato in un nuovo impianto generale, allineando la palazzina all’edificio in mattoni e demolendo una porzione dell’edificio di collegamento, enfatizzando così la corte verso la città.
L’immagine della palazzina viene rinnovata sia per il necessario isolamento termico che per il degrado dei pannelli esistenti, con l’apposizione di una facciata che legge la partizione e i caratteri dell’edificio. Le minime variazioni planimetriche rispettano in questo modo l’esistente conservando integralmente il parco dotato di alberi di grande qualità. Il risultato è una nuova armonia e proporzione tra le componenti del costruito, dove il corpo della palazzina, caratterizzato da un ordinato sistema di pannelli metallici (che mantengono la stessa proporzione di quelli esistenti), verniciati con un colore rosso mattone opaco, entra in contrappunto con il corpo più orizzontale dell’edificio in mattoni, che vengono completamente conservati salvo modificare i serramenti e la copertura per ragioni di efficientamento energetico (foto Federico Covre).
Il progetto ha meritato il Premio In/Architettura 2023, Lombardia, categoria “Riqualificazione Edilizia” con la seguente motivazione: “Per la valorizzazione dei caratteri tipologici e costruttivi dei manufatti esistenti ottenuta attraverso una elegante riscrittura contemporanea dell’apparato architettonico”.