Valorizzare l’esistente rigenerando edifici con oltre 50 anni di storia

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Riqualificare un edificio costruito tra gli anni Sessanta e Settanta è molto più di un aggiornamento tecnico: è un’operazione complessa che richiede competenze trasversali e una visione sistemica. Con oltre trent’anni di esperienza nel settore, Macos srl realtà bergamasca attiva nella progettazione e realizzazione di interventi su scala urbana e sociosanitaria, affronta questa sfida con un approccio multidisciplinare, fondato su sostenibilità, sicurezza e innovazione.

“Lavorare sull’esistente non significa solo adeguare ciò che è stato costruito decenni fa, ma costruire futuro a partire dal presente – sottolinea Marius Neagu, amministratore unico di Macos – Ogni edificio rigenerato è un gesto di responsabilità verso il territorio, le persone e l’ambiente”.

Pieve Emanuele: un intervento su larga scala

Nel comune di Pieve Emanuele, alle porte di Milano, Macos sta conducendo una delle più ampie operazioni di riqualificazione residenziale attualmente in corso in Lombardia: oltre 1.000 unità abitative distribuite in edifici costruiti tra gli anni Settanta e Ottanta. Un patrimonio edilizio che presenta problematiche tipiche del periodo – dalla scarsa efficienza energetica a impianti obsoleti – e che richiede un intervento coordinato su più livelli.

L’intervento prevede consolidamenti antisismici con tecnologie avanzate, isolamento termico con cappotti in polistirene espanso sinterizzato additivato con grafite, rifacimento completo delle coperture, sostituzione degli infissi con serramenti ad alte prestazioni, e installazione di impianti fotovoltaici da 100 a 200 kW con sistemi di accumulo per l’autoconsumo.

La presenza dei residenti durante i lavori impone una pianificazione logistica dettagliata e una gestione di cantiere che minimizzi i disagi. L’obiettivo non si limita al miglioramento energetico, ma punta anche alla qualità abitativa, alla riduzione dei consumi e alla valorizzazione estetica e funzionale degli edifici.

Rsa lombarde: efficienza e continuità operativa

Macos è attiva anche nel settore sociosanitario, dove riqualificare strutture come le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) implica una particolare attenzione alla continuità dei servizi e alla sicurezza. Gli interventi in corso presso strutture come Fondazione Villa Fiori (Nave), Opere Pie Santissimo Redentore (Castelverde), Istituto Ospedaliero di Sospiro (Cremona) e Fondazione Danelli (Lodi) interessano migliaia di metri quadrati e sono progettati per garantire la piena operatività delle funzioni assistenziali durante le fasi di cantiere.

Le attività includono l’impiego di materiali strutturali ad alte prestazioni, isolamento termico con cappotti in lana di roccia, l’adeguamento delle vie di fuga, la realizzazione di scale d’emergenza in carpenteria metallica, la sostituzione di parapetti, l’installazione di centrali termiche efficienti e impianti UTA per il trattamento aria, oltre a impianti fotovoltaici capaci di coprire l’intero fabbisogno energetico delle strutture da 200 a 800 kW con sistemi di accumulo per l’autoconsumo. Tutti i parametri ambientali – qualità dell’aria, comfort acustico e climatico – sono ottimizzati in funzione del benessere di ospiti e personale.

Una governance tecnica solida e replicabile

A rendere scalabili e affidabili questi interventi è la struttura tecnica e organizzativa della società, fondata su una solida base di certificazioni: ISO 9001, ISO 45001, SOA OG1 classe 8, Rating di Legalità AGCM, Modello Organizzativo 231. La società è inoltre certificata come ESCO UNI CEI 11352:2014, qualificandosi per attività specialistiche in ambito energetico.

Alla complessità tecnica si affianca la gestione finanziaria di progetti articolati, in un contesto di forte variabilità normativa. MACOS adotta un piano di liquidità triennale e strumenti di factoring per assicurare la sostenibilità economica degli interventi, anche grazie a partnership consolidate con fondi e istituti bancari. Solo nel 2025 sono stati attivati progetti per un valore superiore a 180 milioni di euro, nonostante le incertezze legate al contesto post-Superbonus.

Rigenerare come strategia urbana

Oggi, il recupero degli edifici esistenti rappresenta una delle principali leve per la decarbonizzazione del patrimonio edilizio e per la trasformazione sostenibile del territorio. L’esperienza maturata da MACOS nei comparti residenziali e sociosanitari dimostra che la rigenerazione urbana non è solo un obiettivo ambientale, ma anche un’opportunità per migliorare la vita quotidiana delle persone e rafforzare la coesione sociale.

“La rigenerazione non è un intervento puntuale, ma una strategia strutturale per accompagnare i territori verso modelli più resilienti ed equi – conclude Neagu – Ogni progetto che realizziamo è pensato per durare, adattarsi e restituire valore alla comunità che lo abita”.

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