Trieste e Porto Vivo: una chance di rilancio commerciale, e non solo

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Trieste riprende in mano Porto Vecchio. È Porto Vivo il nome del progetto che porterà alla riqualificazione e alla rigenerazione urbana di un punto strategico per la città, si tratta in primo luogo dell’occasione per far ritornare a splendere cinque moli e trentacinque strutture tra grandi fabbricati, hangar e magazzini, ma anche per l’area del Nordest e per il Paese.

Dal punto di vista immobiliare l’investimento previsto è di 600 milioni di euro, ed è volto a sperimentare nuove forme di abitare urbano: da spazi pubblici per l’aggregazione sociale, al Museo del Mare; il tutto a firma dell’architetto Guillermo Vázquez Consuegra. Ancora, il progetto prevede una cittadella dello sport e uno studentato, al servizio della comunità universitaria.

Il comune di Trieste, la regione autonoma FVG e l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale, in accordo con Costim srl, un real estate developer bergamasca, si impegnano dalla primavera del 2025 a concludere i lavori di riqualificazione in dieci anni.

Attualmente il sito portuale presenta cinque lotti in vendita e Costim, nel progetto, prevede 26mila mq ad attività economiche, una spiaggia di 5mila mq, un centro nautico di 3mila mq. Il che fa presagire che questa nuova città, porterà a Trieste un’entrata economica che avrà come principale attore il turismo.

Altri 9mila mq, invece, verrebbero dedicati alla costruzione di una centrale di teleriscaldamento e raffreddamento ad acqua di mare, il cui compito sarà quello di erogare energia all’intero Porto Vecchio.

A ora, 4 magazzini sono già stati venduti alla Regione la quale ha già stanziato 200 milioni di euro, 19 saranno venduti a Costim o a chi vincerà la gara e 5 (più altre aree) saranno dati in concessione, sempre a chi vincerà l’appalto.

Occorre però precisare che le gare d’appalto non sono ancora iniziate, quindi sì Costim in questo momento ha un ruolo fondamentale nella vicenda, avendo impegnato 2 milioni di euro solo per la progettazione, posizione che garantirà un minimo di diritto alla prelazione, ma nel caso dovesse vincere un’altra impresa, la società bergamasca verrà rimborsata per il costo della progettazione dall’impresa vincitrice.

Porto Vivo avrà come filo rosso il rispetto dell’Agenda 2030, ne consegue che i lavori di riqualificazione verranno svolti contribuendo a rendere la città più vivibile, efficiente e inclusiva, rispettando di conseguenza la sostenibilità e la qualità della vita nelle aree urbane.

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