Yvonne Farrell e Shelley McNamara, curatrici della 16 Mostra Internazionale di Architettura, che si svolgerà dal 26 maggio al 25 novembre 2018 (vernice 24 e 25 maggio) ai Giardini e all’Arsenale e in vari luoghi di Venezia, hanno presentato il tema della manifestazione: “Freespace”, a testimoniare la generosità di spirito e il senso di umanità che l’architettura colloca al centro della propria agenda.
“Freespace si focalizza sulla capacità dell’architettura di offrire in dono spazi liberi e supplementari a coloro che ne fanno uso – svelano le curatrici, titolari dello studio Grafton Architects -, nonché sull’abilità dell’architettura stessa di trovare una nuova e inattesa generosità in ogni progetto, anche nelle condizioni più private, difensive, esclusive o commercialmente limitate. Freespace dà l’opportunità di enfatizzare i doni gratuiti della natura come quello della luce, la luce del sole, quella lunare, l’aria, la forza di gravità, i materiali, le risorse naturali e artificiali. Tra le persone e gli edifici avviene uno scambio, anche se non intenzionale o non progettato, pertanto anche molto tempo dopo l’uscita di scena dell’architetto gli edifici stessi trovano nuove modalità di condivisione, coinvolgendo le persone nel corso del tempo. L’architettura ha una vita attiva e al contempo passiva”.
Sotto questo titolo la Biennale Architettura 2018 presenterà al pubblico esempi, proposte, elementi di opere, costruite o non costruite, che evidenziano le qualità essenziali dell’architettura, rivelandone le potenzialità e la bellezza.
“Il Palazzo Medici Riccardi a Firenze – esemplificano Farrell e McNamara – rappresenta potere e ricchezza, ma le sedute di pietra che formano la maestosa facciata esterna quasi rovesciano l’edificio. Così l’imponente parete esterna rappresenta anche un muro che racchiude uno spazio pubblico. La struttura solida sembra volgersi all’esterno assumendo un carattere generoso. Siamo convinte che tutti abbiano il diritto di beneficiare dell’architettura. Il suo ruolo, infatti, è di offrire un riparo ai nostri corpi e di elevare i nostri spiriti” (nella foto di Federico Brunetti: Università Luigi Bocconi, Milano, ingresso, piazza aperta e sedute, progetto Grafton Architects).
Da parte sua, il presidente Paolo Baratta ha dichiarato: “Come nelle precedenti edizioni della Biennale di Architettura, proseguiamo la nostra indagine sul rapporto tra architettura e società civile. L’assenza di architettura impoverisce il mondo e riduce il benessere conseguito con lo sviluppo economico e demografico. Riscoprire l’architettura vuol dire tornare a esprimere un forte desiderio per la qualità dello spazio nel quale viviamo, una ricchezza da tutelare, da rinnovare e da creare”.
Sito web ufficiale della Biennale Architettura 2018:
www.labiennale.org
Hashtag ufficiale:
#BiennaleArchitettura2018
di Danilo Premoli – Office Observer