Sottoscritto l’Accordo di Programma per la riqualificazione di sette ex scali ferroviari dismessi – presenti nella città di Milano – dalla Regione, dal Comune e dalle società Ferrovie dello Stato, FS Sistemi Urbani e Rete Ferroviaria Italiana.
Le aree dei sette scali ferroviari dismessi – Farini (618.733 m²) Greco (73.526m²), Lambrate (70.187 m²), Porta Romana (216.614 m²), Rogoredo (21.132 m²), Porta Genova (89.137 m²) e San Cristoforo (158.276 m²) – rientrano tra i beni immobili trasferiti all’ente “Ferrovie dello Stato” (istituito con Legge n.210 del 17/05/1985), parte del patrimonio su cui l’ente ha piena disponibilità secondo il regime civilistico della proprietà privata.
L’Accordo è importante per le dimensioni (1.250.000 mq. di territorio destinati per il 65% a zone verdi con due grandi parchi urbani e un lungo percorso di binari verdi), per la portata delle nuove edificabilità destinate a riqualificare ambiti abbandonati da anni, per la particolare attenzione riservata agli interventi di housing sociale ma anche per le residenze destinate ad un mercato libero con prezzi convenzionati, per la previsione di mix funzionali finalizzati ad agevolare la connessione con gli insediamenti circostanti e rilevanti servizi.
Alla riqualificazione degli ambiti si affiancano consistenti investimenti di FS nel sistema trasportistico metropolitano per assicurare un miglioramento della mobilità locale con la realizzazione di nuove fermate sulla c.d. circle line.
L’Accordo rappresenta anche un modello di pianificazione di nuova generazione dove gli obiettivi da perseguire hanno fatto lavorare in sinergia, condividendo modalità, tempi ed obiettivi, Assessori, Dirigenti e Funzionari di Enti diversi e di Settori differenti, soprattutto Urbanistica e Trasporti, affiancati dall’Azienda per la Mobilità, da Metropolitana Milanese e dal Politecnico che ha seguito una procedura di ascolto pubblico sulle domande di servizi pubblici proveniente dalla popolazione. Il Comune ed FS hanno attivato, attraverso un concorso di progettazione di rilievo internazionale, innumerevoli incontri ed un workshop che ha coinvolto oltre 65.000 partecipanti.
Un accordo di sviluppo urbanistico dove la Proprietà FS reinvestirà i benefici derivanti dalla trasformazione sul territorio e sul sistema ferroviario metropolitano, raccogliendo anche gli indirizzi dei cittadini.
Dopo la decisione finale del Consiglio Comunale, partirà immediatamente la fase esecutiva. Ma la regia pubblica non verrà meno nei prossimi anni e proseguirà controllando addirittura gli standard di qualità dei futuri interventi pubblici e privati.
Lo Studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners ha seguito le Società del Gruppo FS con un team composto dai Partner Francesco Gianni e Maria Grazia Lanero e dal senior associate Mirko Minuzzo.
Nell’ultimo mese, al medesimo procedimento si è unita anche Savills investment SGR SpA che, per conto del Fondo Olinda, ha acquistato dal Fondo FIP l’area Dogana che è nel perimetro di Farini, assistita dallo Studio legale DLA Piper con un team composto dal Partner Guido Inzaghi, dal Legal Director Simone Pisani e dall’avv. Silvia Gnocco.
Professionisti coinvolti: Guido Inzaghi – DLA Piper; Simone Pisani – DLA Piper; Silvia Gnocco – DLA Piper; Francesco Gianni – Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners; Maria Grazia Lanero – Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners; Mirko Minuzzo – Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners;
Studi legali: DLA Piper; Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners;
Clienti: Savills Investment ; Ferrovie dello Stato – Fs;