Saie – La fiera delle costruzioni – chiude la sua quarta edizione barese con la partecipazione collettiva di 31.728 visitatori, oltre 500 aziende espositrici, 80 associazioni partner e 147 appuntamenti tra convegni e workshop,
Una strategia che prosegue: appuntamento infatti a SAIE 2026, in programma dal 7 al 10 ottobre a BolognaFiere, col ritorno a Bari previsto per il 2027.
“Siamo orgogliosi dei numeri della quarta edizione di SAIE Bari, la più ampia in termini di spazio espositivo e la più partecipata di sempre – dichiara Ivo Nardella, presidente di Senaf/Saie – Gruppo Tecniche Nuove. Abbiamo riunito nel capoluogo pugliese tutte le anime del costruire, dalla progettazione all’impiantistica, passando per i materiali da costruzione, i serramenti, le soluzioni per l’efficienza energetica, le infrastrutture e le tecnologie digitali. Siamo felici di averlo fatto con un format che bilancia esposizione e approfondimento, facendo anche da palcoscenico per la presentazione di importanti studi di settore e ospitando dibattiti con i più grandi protagonisti della filiera, tra cui Ance e Federcostruzioni. SAIE, sia nella sua edizione di Bari che di Bologna, si conferma il luogo dove spirito di innovazione, competenze e dialogo si uniscono per permettere al settore di confrontarsi sul presente e pianificare il proprio futuro e non vediamo l’ora di poter sfruttare i nuovi spazi la cui inaugurazione è prevista per il 2027. Un grande grazie va ad espositori, visitatori e partner, la cui passione rende la nostra fiera fondamentale per la community del costruire italiano.”
Tanti i momenti salienti di Saie Bari 2025. Tra questi, il convegno inaugurale, durante il quale è stato presentato il Rapporto Federcostruzioni, che ancora una volta ha ribadito l’importanza del comparto delle costruzioni per l’economia nazionale. L’analisi ha fotografato una filiera solida e dinamica con 3,3 milioni di addetti (+156mila sul 2023) e una produzione che si attesta a quota 643 miliardi di euro. Numeri che descrivono l’ottimo stato di salute del comparto, confermato anche dall’Osservatorio Saie-Nomisma pubblicato proprio durante la fiera, da cui emerge un clima di ottimismo diffuso: quasi la metà delle imprese (43%) prevede un incremento del fatturato nel 2025.
Per il 43% delle aziende fatturato in crescita
L’Osservatorio Saie-Nomisma mostra come le imprese del settore delle costruzioni stiano vivendo una fase di ottimismo. Secondo l’indagine, il 43% delle aziende prevede una crescita del fatturato nel 2025 rispetto al 2024. In particolare, tra le più ottimiste ci sono soprattutto le aziende dell’ambito edilizia e progettazione. Anche i livelli di fiducia appaiono elevati: oltre la metà delle imprese (53%) ha una fiducia alta o molto alta nei confronti della propria situazione, percentuale che tocca il 71% nelle aziende del Centro Italia.
I più ottimisti valutano positivamente soprattutto il controllo sull’andamento dei costi delle materie e la progettualità di sviluppo immobiliare, mentre tra i più scettici pesano la fine dei bonus edilizi e l’incertezza normativa. Guardando ai fattori critici, infatti, la burocrazia rimane una delle principali problematiche per il 2026 (63%), seguita dalla mancanza di personale qualificato (55%). Con i recenti dazi, emerge poi una nuova criticità per il comparto: la concorrenzae le politiche sul prezzo, reputate critiche dal 60% del campione. Nonostante ciò, le imprese continuano a pianificare investimenti e a consolidare il proprio portafoglio ordini, considerato adeguato dal 61% delle aziende.
Sul fronte occupazionale, il settore mostra segnali incoraggianti, con 2 imprese su 5 che prevedono nuove assunzioni, nel quarto trimestre. Tuttavia, permane la difficoltà a reperire figure altamente specializzate: le imprese giudicano molto più complessa, rispetto a un anno fa, la ricerca di operai altamente specializzati (65%), ingegneri (44%) e manager (40%). I motivi? Mancanza di candidati qualificati, competenze non adeguate rispetto alle esigenze aziendali e scarsa disponibilità nella zona geografica di riferimento. Questa complessità ha comportato delle ripercussioni per le aziende, che in alcuni casi hanno subito ritardi nelle consegne o perdite economiche.
Per far fronte a questa situazione, le imprese reagiscono riorganizzando le attività interne (67%) investendo in formazione interna (50%), aumentando i salari e l’utilizzo di contratti a progetto (entrambe al 20%). Aumenta anche la percentuale di coloro che ricorrono a collaborazioni con scuole ed enti formativi (16%).
Guardando invece al processo di digitalizzazione, il 72% delle imprese ritiene che la filiera si trovi in ritardo nell’adozione di tecnologie digitali a causa di un’eccessiva burocrazia e vincoli normativi stringenti.
Ma la filiera sta investendo in modo adeguato nella formazione tecnologica?
L’Osservatorio rivela che il 78% delle aziende investe nella formazione dei propri dipendenti, con un picco dell’82% nelle aziende di progettazione. Secondo le imprese, investire in innovazione e tecnologia implica una maggiore efficienza operativa e un’ulteriore riduzione dei costi (65%), oltre che un miglior controllo dei processi (41%) e una maggiore competitività (34%). Non solo, l’investimento di risorse in sistemi costruttivi innovativi permette alle imprese una riduzione dei tempi di cantiere, una maggiore flessibilità progettuale e precisione costruttiva. Al contrario, le aziende che non hanno intrapreso questo percorso vedono un rallentamento nella integrazione dei processi aziendali, un mancato sviluppo di competenze interne e un irrigidimento della resistenza culturale al cambiamento.
“Le imprese del settore stanno dimostrando una notevole capacità di adattamento e una crescente propensione all’innovazione – ha dichiarato Emilio Bianchi, Direttore Generale di SAIE. In un contesto che resta sfidante, anche a causa della difficoltà di reperimento di manodopera qualificata, la filiera delle costruzioni si distingue per dinamismo e visione strategica. SAIE è il luogo dove questa evoluzione prende forma: qui si incontrano tecnologie all’avanguardia, competenze e una rete di professionisti che sta costruendo il futuro del settore.”
A Saie Bari 2025 si è quindi svolta l’Assemblea elettiva di Federcostruzioni che ha scelto all’unanimità il nuovo presidente, Emanuele Ferraloro, ad di Ferraloro S.p.A.. È lui a raccogliere il testimone di Marone, con l’impegno di proseguire lo sviluppo della Federazione, mettendo al centro il tema dell’ambiente costruito e dell’edificio intesi come contenitore e contenuto: a lui vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte di Saie.
Ottimale riscontro per la finale nazionale di Ediltrophy, la tradizionale gara di arte muraria organizzata da Formedil, che ha visto competere squadre provenienti da tutta Italia nel nuovo PalaFormedil in un clima di partecipazione e orgoglio professionale. Sempre molto sentita la cerimonia di premiazione dei Cassa Edile Awards, i premi assegnati a imprese, intermediari e lavoratori che si sono contraddistinti per i loro comportamenti virtuosi, simbolo del grande contributo dato per diffondere la cultura del costruire in modo etico, sicuro e sostenibile.
Numerosi poi i momenti di approfondimento, come la presentazione del Rapporto Annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici 2025 realizzato da Enea e Cti – Comitato Termotecnico Italiano. Lo studio ha evidenziato l’aumento degli edifici residenziali più efficienti (classi A4-B) che raggiungono il 20% del totale e quelli meno performanti (classi F-G) che scendono al 45,3%, in calo di oltre 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Spazio anche al tema della sicurezza con il workshop “Innovazioni Normative e Tecnologiche per la Gestione del rischio nei luoghi di lavoro”, organizzato dalla Fondazione Scuola Europea di Industrial Engineering and Management, Politecnico di Bari e FormaSicuro, a cui ha partecipato anche il Vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto. Durante il workshop è stata illustrata la bozza di proposta normativa di modifica al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro elaborata dalla Commissione del Ministero della Giustizia, insieme a un’innovazione tecnologica per la riduzione del rischio incendio sviluppata dal Politecnico di Bari in collaborazione con un’impresa del territorio.
I padiglioni della Fiera del Levante di Bari hanno fatto dunque da scenario a un format che si riconferma efficace. Accanto alle aree espositive dedicate a Progettazione, Edilizia, Impianti e Servizi, Saie Bari ha proposto quattro percorsi tematici (Sostenibilità, Innovazione, Infrastrutture e Persone al Centro), dimostrazioni pratiche, masterclass e momenti di formazione e aggiornamento con esperti, università e centri di ricerca, tutti con un altissimo tasso di partecipazione.



