L’area che ospitava la fabbrica Dufour costituisce uno dei primi tentativi di recupero e rigenerazione a Genova Cornigliano: il progetto di Dodi Moss e SAB ha portato alla realizzazione di un luogo aperto e accessibile che ospita un polo per l’aggregazione e la socialità, una palestra completamente rinnovata, sale da ballo e da biliardo, salette polivalenti per iniziative ludiche e culturali, aree all’aperto coperte.
Siamo a ovest della città di Genova, oltre il torrente Polcevera, ai piedi del sistema collinare che degrada in una zona pianeggiante verso il Mar Ligure. Qui i progettisti hanno recentemente completato il recupero dei fabbricati che ospitavano la produzione dolciaria Dufour, da tempo dismessi, rielaborando la struttura originaria, conservando traccia della precedente identità industriale, riorganizzando gli spazi, aumentando l’accessibilità e il benessere, dando vita a un luogo pubblico con funzione sociale e ricreativa.
Da quartiere borghese, Cornigliano era diventato il quartiere operaio dei lavoratori dell’Italsider che con la crisi energetica degli anni Settanta inizieranno a trovarsi in crisi. Dai primi anni Duemila, con il ridimensionamento dell’impianto ormai desueto e non più rispondente alle nuove esigenze del mercato globale, Cornigliano inizia con lentezza a mutare. Oggi è in atto un piano di recupero per le aree industriali dismesse; gli interventi nel quartiere hanno arginato lo spopolamento, stabilizzato i prezzi delle case, restituito dignità a una zona con potenzialità culturali, paesaggistiche e di interesse storico.
Dal punto di vista architettonico, alle quattro campate originarie, caratterizzate da una copertura a capanna, ne sono state aggiunte due, separate da un passaggio che favorisce il collegamento tra la zona anteriore e quella posteriore dell’area. Nel piano terra, con struttura in cemento armato, predominano i pieni, mentre il secondo, definito da una struttura in acciaio che caratterizza anche la copertura, è completato con pareti in policarbonato che fanno della luce l’elemento caratterizzante del progetto. La progettazione degli spazi esterni ha ridefinito gli accessi e accresciuto la fruibilità generale dell’area (foto Anna Positano, Gaia Cambiaggi Studio Campo).
Il progetto ha meritato il Premio In/Architettura 2023, Liguria, categoria “Interventi di rigenerazione/recupero” con la seguente motivazione: L’opera viene premiata per l’approccio, fresco e moderno al riuso dell’edificio industriale. Cornigliano nota ai più per il colossale stabilimento delle acciaierie di stato, l’Ilva, e per l’avventura imprenditoriale di una famiglia genovese divenuta famosa per le caramelle, che iniziò proprio a Cornigliano, nel 1926, la famosa fabbrica Dufour. L’attività produttiva della fabbrica aveva da tempo lasciato spazio ad associazioni sportive locali, molto attive nel quartiere. Il progetto del nuovo edificio disegna una nuova continuità stereometrica con la copertura del edificio esistente al quale si collega mediante una galleria coperta. Il nuovo volume si configura solo parzialmente come ampliamento volumetrico a seguito di mirate demolizioni di porzioni del fabbricato esistente. Si apprezza la precisa ricerca sui materiali orientata verso l’uso di tecnologie innovative e materiali prodotti da cicli virtuosi di riutilizzo, come ad esempio, il policarbonato utilizzato per le facciate. Le performance termiche e le fonti di energia rinnovabili introdotte garantiranno un edificio a consumo “quasi zero” capace di garantire altissime prestazioni di confort a fronte di bassissimi consumi. Questo sarà il primo edificio pubblico della città di Genova ad avere una certificazione Leed di tutte le sue fasi: dalla progettazione all’esecuzione con l’obiettivo condiviso con la committenza di raggiungere la certificazione Leed di livello più alto (Leed Platinum).