Coniugare rispetto della tradizione e spinta alla contemporaneità, per regalare una nuova dimensione estetica a uno degli spazi più amati della tenuta dove ha sede il ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio, a Brusaporto: nasce da questo approccio l’ispirazione che ha guidato l’architetto Joseph Di Pasquale nella riprogettazione di DaV Cantalupa, primo dei casual dining creati della famiglia Cerea, che riapre al pubblico il 12 settembre.
Era il 2020 quando, nei momenti successivi alla fine del primo lockdown imposto dal Covid-19, la dinastia gastronomica proprietaria del ristorante si interrogava su quale formula adottare per garantire ai propri ospiti di godere in sicurezza della bellezza della convivialità, pur nel rispetto delle limitazioni imposte. Da un’intuizione – quella di utilizzare gli spazi esterni della Cantalupa, sotto il pergolato fronte piscina – proponendo pregiati tagli di carne alla griglia e tipologie diverse di pizza, nacque una formula che oggi rappresenta un modello vincente di ristorazione e accoglienza.
Per restituire, in chiave contemporanea, l’identità di un progetto gastronomico originale, il nuovo ambiente di DaV Cantalupa si integra con le geometrie preesistenti, divenendo un innesto architettonico che trova l’armonia con il disegno del giardino della tenuta.
Dalla zona di ingresso del lounge bar è possibile accedere sia alla sala centrale, dove le ampie superfici vetrate propongono visuali dinamiche e scorci sugli spazi esterni, offrendo contemporaneamente intimità e piacere di stare insieme. Un innovativo banco grill e il forno, centrali per la realizzazione dei menu (carne e pesce alla griglia e pizza), sono integrati nell’elemento focale dello spazio interno: una grande parete organica “viva” che prende forma da nastri dorati scolpiti nel legno di rovere.
L’elemento architettonico caratteristico e identitario del nuovo padiglione è la grande pensilina tonda, sottile e leggera, che sembra sospesa sui volumi cilindrici della costruzione, accogliendo e proteggendo i visitatori all’ingresso. Le forme circolari si integrano con le curve dei basamenti in pietra, tipici del parco, che fanno da sponda alla scalinata di accesso. Il progetto, frutto di un dialogo intenso con la committenza, è pensato per tradurre in architettura una sensibilità che ricerca una bellezza senza tempo.
“Ogni progetto ha una sua storia, una sua identità e una sua verità. In questo nuovo polo dell’eccellenza del gusto intendevamo disegnare qualcosa che potesse durare nel tempo, senza essere vincolato dalle mode del momento: bellezza e sensibilità in questo settore vengono spesso legate alla moda e al design, dove il gusto è effimero perché pensato per durare una stagione. In architettura invece si progetta per l’eternità, ed è quindi necessario generare una relazione forte tra memoria del passato, emozione del presente e immaginazione del futuro. Ogni dettaglio, dallo studio delle luci a quello dell’acustica, dai materiali alla disposizione degli spazi, è curato per creare un’esperienza elegante e familiare allo stesso tempo, in un ambiente totalmente contemporaneo” – commenta Joseph Di Pasquale, architetto e progettista di DaV Cantalupa.
“DaV Cantalupa è il nostro ritorno al futuro – spiega la famiglia Cerea – il luogo da cui tutto ha avuto inizio. Il nostro è un concept di casual dining che ha saputo adattarsi ai contesti in cui si è inserito, mantenendo sempre una sua forte impronta di coerenza. Gli spazi che accolgono gli outlet DaV si caratterizzano per un gusto ricercato e di design e ritenevamo giusto che il luogo da cui è scaturito questo mondo trovasse una sua nuova veste, che conquista l’occhio, come le portate in tavola. Il lavoro compiuto da Joseph Di Pasquale Architects ha saputo interpretare in maniera perfetta la nostra visione”.