Conclusasi l’esperienza del superbonus, il clima di incertezza che avvolge il settore rispetto all’assenza di nuove misure di incentivazione per gli interventi di efficienza energetica rappresenta un elemento di crescente preoccupazione per tutti gli operatori: partendo da questa premessa, l’obiettivo di Rete Irene, che lo scorso marzo ha presentato una proposta di riordino degli incentivi fiscali insieme ad Assocond Co.Na.F.i., è quello di favorire un dibattito costruttivo per affrontare le sfide del futuro.
Se ne discusso in un webinar che prelude gli Stati generali del rinnovamento energeticoevento organizzato dalla rete il prossimo 24 ottobre a Milano che riunirà operatori di settore e istituzioni attorno al tema della riqualificazione del parco edilizio nazionale.
Riordino degli incentivi, direttiva Epbd, innovazioni tecnologiche ed eredità e pratiche dell’esperienza del Bonus 110 sono stati tra i principali temi affrontati durante l’incontro, che si è sviluppato secondo un format di interazione diretta tra tutti i partecipanti attraverso sondaggi e domande finalizzate a far emergere sensazioni, idee e proposte, e stimolare il dibattito.
“In un momento delicato per tutta la filiera, è fondamentale che tutti i suoi attori facciano sentire la propria voce: bisogna dunque ascoltare e recepire i dubbi, le preoccupazioni e le volontà comuni per sviluppare un’azione coordinata, di sistema” ha commentato Manuel Castoldi, Presidente di Rete Irene. “Con questo obiettivo Rete Irene ha dato avvio a un percorso di confronto e consultazione che, attraverso tappe fondamentali come questo webinar, condurrà agli Stati Generali del Rinnovamento Energetico, dove operatori e decisori si sederanno allo stesso tavolo per discutere in maniera costruttiva del futuro del settore”.
“Come Rete Irene il nostro impegno è massimo per dialogare con gli attori istituzionali e di filiera coinvolti al fine di definire nuove prospettive di sviluppo. In questo senso, le dichiarazioni del Ministro Pichetto Fratin sull’attività di un tavolo ministeriale per progettare un nuovo sistema di incentivazione è un segnale sicuramente positivo, che si potrebbe però giovare di maggiore trasparenza e coinvolgimento esterno alle istituzioni.”, ha dichiarato Virginio Trivella, coordinatore del comitato tecnico scientifico di Rete Irene. “Serve un nuovo sistema che sia sostenibile per lo Stato e allo stesso tempo efficace, per tornare a stimolare la domanda e proiettarsi vero gli obiettivi di decarbonizzazione e di riqualificazione energetica degli edifici: per farlo sono necessarie le risorse economiche certo, ma anche una visione chiara, con obiettivi e priorità ben definiti”.
L’esperienza del Superbonus, per quanto dibattuta, ha rivelato nella sua evidenza i benefici reali procurati dagli interventi mirati di efficientamento energetico: “Ad esempio per gli edifici più energivori su cui abbiamo operato (quelli in classe G), il salto di classe medio è stato pari a cinque classi energetiche – due quelle richieste dal Superbonus – senza stravolgere gli edifici, ma operando per retrofit con un efficientamento medio pari al 69%”, ha osservato infine Jacopo Aste, responsabile commissioning tecnico fiscale Rete Irene.
