Re/Max: opportunità nel residenziale grazie a vendite posticipate e più negoziazione

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In Europa il mercato immobiliare nel 2023 ha dimostrato una notevole resilienza e capacità di adattamento, con andamenti variabili tra i diversi paesi dovuti a differenti reazioni agli eventi economici e agli interventi politici.

Anche le crescenti preoccupazioni per il cambiamento climatico hanno impattato sul comportamento dei consumatori, sulla legislazione e sulle decisioni di aziende e investitori, orientando il settore verso scelte più sostenibili. Questo è quanto emerge dalla nuova edizione dell'”Housing Insider: European Real Estate Insights“, il report di Re/Max Europe che offre una panoramica delle tendenze nei mercati di Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Austria, Belgio e Svizzera.

Supportato da dati accurati e analisi approfondite, il report fornisce una visione completa delle complessità del settore immobiliare in Europa, influenzato dal contesto geopolitico globale, e propone una prospettiva informata per il 2024.

Rispetto ad altri paesi europei, nel 2023 il mercato immobiliare in Italia ha registrato complessivamente una lieve diminuzione dei prezzi al metro quadro, con un calo dello 0,5% rispetto all’anno precedente, posizionando così il paese tra le nazioni, prese in analisi, con i costi delle case più bassi, che si attestano in media intorno ai 1.684 euro al metro quadrato.

Emerge dalla nuova edizione dell'”Housing insider: European real estate insights“, report di Re/Max Europe che offre una panoramica delle tendenze nei mercati di Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Austria, Belgio e Svizzera.

Un mercato più stabile e prevedibile

Secondo il report in Italia gli appartamenti si confermano la soluzione abitativa più richiesta, con un tempo medio di permanenza sul mercato di 147 giorni, notevolmente inferiore rispetto ai 172 giorni delle case indipendenti.

Inoltre, durante l’anno, le variazioni dei tempi di vendita sono state minime, riflettendo un mercato immobiliare italiano più stabile e prevedibile rispetto a paesi come la Francia, dove le variazioni da trimestre a trimestre hanno raggiunto i 70 giorni.

La crescente domanda di appartamenti e il loro minor tempo di permanenza sul mercato sono segno di un atteggiamento prudenziale dei consumatori, orientati verso soluzioni immobiliari più accessibili in risposta allo scenario economico. Un trend influenzato dalle politiche monetarie della BCE e dalle condizioni di accesso al credito più rigorose degli istituti bancari italiani che hanno spinto parte dei potenziali acquirenti a posticipare l’acquisto della casa.

Più ottimistiche le previsioni per il 2024: seppure a causa degli alti tassi di interesse non ci si aspetti un ritorno alla vivacità del mercato osservata in passato, si prevede una sostanziale stabilità dei prezzi al metro quadro, che potrebbe contribuire ad incrementare il numero di transazioni.

“Già dai primi mesi del 2024 si è iniziato a manifestare un sentiment diverso rispetto alla fine del 2023. L’annuncio di una possibile riduzione dei tassi, verificatasi poi a giugno ha, infatti, portato anche le banche italiane ad anticipare questi ribassi con condizioni più favorevoli e promozioni specifiche per alcune tipologie di immobili, privilegiando le case green”, commenta Dario Castiglia, ceo & founder di Re/Max Italia. “Ciò fa prevedere per i prossimi mesi tiepidi segnali di ripresa”.

Basso livello di crescita ipotecaria in Europa

Anche nel resto d’Europa nel 2023 si è registrato il livello più basso di crescita ipotecaria dell’ultimo decennio, derivante dalla scelta di molti potenziali acquirenti di rinviare l’acquisto della casa considerando la locazione temporaneamente più accessibile. L’incremento della domanda di immobili in affitto ha determinato un aumento dei prezzi, soprattutto nelle grandi città come Parigi, Londra e Berlino, che hanno raggiunto livelli record.

Secondo quanto emerge dal report, le prospettive per il 2024 sono positive, con un ritorno a un mercato più equilibrato, dove gli acquirenti potrebbero godere di nuove opportunità, specialmente con l’entrata di privati che hanno posticipato le vendite, favorendo una maggiore negoziazione dei prezzi.

Già verso la fine del 2023 si è iniziato ad assistere a una graduale stabilizzazione del mercato immobiliare europeo, che si conferma di grande interesse per gli investitori esteri di tutto il mondo.

“Il mattone continua, dunque, a essere considerato un bene rifugio contro l’inflazione, grazie alla redditività sostenuta dall’aumento dei canoni d’affitto e alla capacità di rivalutazione nel tempo”, aggiunge Castiglia.

“Il 2023 è stato un anno particolarmente sfidante, che ha offerto significative opportunità”, afferma Michael Polzler, ceo di Re/Max Europe. “In tutti i 40 paesi in cui siamo presenti, oltre 250.000 clienti si sono affidati ai nostri consulenti immobiliari per la gestione delle compravendite, riconoscendo il valore di professionisti competenti e preparati sugli andamenti di mercato”.

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