I sei progetti vincitori della quarta edizione del Premio Architettura Toscana (PAT) si sono calati nella richiesta di capacità dell’interpretazione del contesto, della funzionalità sociale delle opere realizzate, della qualità costruttiva e della responsabilità ambientale, parametri cardine della valutazione.
Delle 119 opere giunte al vaglio della Giuria, si sono aggiudicate il premio relativo alle cinque categorie previste (opera prima, opera di nuova costruzione, opera di restauro o recupero, opera di allestimenti o interni, opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione): La Casa dell’Architetto (Collodi, Pistoia), Biblioteca Scuola Normale Superiore (Pisa), Cantina di Guado al Tasso (Castagneto Carducci, Livorno), Factory (Firenze), GO – Giunti Odeon (Firenze) e Borgo di Torri (Sovicille, Siena). I progetti premiati in questa edizione sono sei perché la giuria ha assegnato un ex-aequo nella categoria opera di restauro o recupero.
Il premio, che è dedicato alle opere realizzate nei cinque anni precedenti alla pubblicazione del bando, è promosso dal Consiglio regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio nazionale degli Architetti e il contributo di PB Finestre.
Come per le edizioni passate, anche questa quarta ha premiato la ricerca, la qualità del fare progettuale, l’opera architettonica come strumento di rigenerazione, trasformazione del territorio, oggi al centro del dibattito in termini di sostenibilità e di rapporto tra uomo e ambiente. Un premio all’architettura contemporanea ma con una particolare attenzione alla sua funzione, a cui tutta la società partecipa e nella quale si rappresenta progettando le proprie città e il proprio territorio, cercando di promuovere una qualità di vita migliore anche nei singoli aspetti del quotidiano.
Andrea Crociani, presidente Ordine Architetti Firenze, sottolinea: “I risultati della quarta edizione del PAT hanno pienamente confermato le premesse e le aspettative iniziali. Ancora una volta ha testimoniato la ricchezza e pluralità nel panorama della ricerca architettonica nella nostra regione, mettendo a confronto il lavoro di tanti progettisti di generazioni diverse, affermati o emergenti, ma accomunati tutti da una identica passione per questo lavoro. In particolare, in un periodo in cui le sfide legate alla sostenibilità e al benessere delle comunità sono sempre più rilevanti, noi architetti possiamo dare un contributo concreto offrendo soluzioni architettoniche che promuovano, oltre alla “bellezza”, la qualità della vita delle persone che abitano o utilizzano questi spazi”. (Nella foto: Fiorenzo Valbonesi – asv3 officina di architettura, Cantina di Guado al Tasso, Castagneto Carducci, primo premio 2024 categoria “Nuova costruzione”).