Per Bergamo una potenziale rigenerazione urbana da 25 miliardi di euro

Data:

Negli ultimi cinque anni (2019-2024), Bergamo ha avviato interventi di riqualificazione che hanno riguardato 110 mila metri quadrati di superficie urbana.  Ma il vero impatto della rigenerazione si delineerà nei prossimi 25 anni: si stima che la trasformazione edilizia e la riqualificazione urbana interesseranno 70 kmq, pari al 2,5% della superficie amministrativa della provincia, con una superficie lorda rigenerabile di 18,5 milioni di metri quadrati.

L’evidenza emerge dall’evento “Bergamo e i suoi territori. Abitare il futuro: strategie per una città sostenibile”, promosso da Ance Bergamo e dedicato al futuro del mercato immobiliare e alla rigenerazione urbana della provincia. Durante l’evento sono stati presentati i risultati della ricerca “Bergamo e i suoi territori. Rigenerazione urbana e sostenibilità”, realizzata da Scenari Immobiliari, che confermano il ruolo strategico della città e del suo hinterland nel panorama dello sviluppo urbano sostenibile.

Un processo di trasformazione senza precedenti – illustrato  da Francesca Zirnstein, direttore generale Scenari Immobiliari.

L’intero processo di rigenerazione urbana e trasformazione edilizia genererà un impatto economico stimato in oltre 25 miliardi di euro di valore aggiunto. In particolare, il settore residenziale assorbirà il 52% degli investimenti, per un totale di 13,5 miliardi di euro, seguito da logistica e industria con 4 miliardi di euro (15%) e il settore direzionale attestato a 3,2 miliardi di euro (12%).Bergamo si conferma un territorio dinamico, capace di attrarre investimenti grazie alla sinergia tra infrastrutture, politiche di sviluppo sostenibile e un mercato immobiliare in costante evoluzione. La qualità della vita e la crescita demografica (+2,5% nei prossimi dieci anni) consolidano il ruolo strategico della provincia nel panorama economico e urbanistico italiano.

La rigenerazione delle aree dismesse potrà rappresentare, attraverso un approccio integrato tra pubblico e privato, una risposta concreta alla crescente domanda di alloggi sostenibili e accessibili, garantendo un equilibrio tra sviluppo economico e inclusione sociale. Il tema dell’emergenza abitativa è stato approfondito nel corso dell’evento, dove è stata evidenziata la necessità di sviluppare nuove soluzioni residenziali accessibili, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili, come giovani, studenti e lavoratori con redditi medio-bassi.

Al confronto, oltre alla presidente di Ance Bergamo, Vanessa Pesenti, hanno partecipato Carlo Cerami, presidente Redo SgrManola Dragonetti, responsabile area Governo del patrimonio Agenzia del Demanio – direzione regionale LombardiaPaolo Franco, assessore Casa e Housing sociale Regione Lombardia (in collegamento); Fabio Sarti, senior fund manager Invimit Sgr Spa.

“Il nostro territorio ha un’opportunità unica per ripensare gli spazi urbani e rispondere alle esigenze delle nuove generazioni – ha dichiarato Pesenti, presidente di Ance Bergamo -. Investire nella rigenerazione urbana significa non solo migliorare la vivibilità delle città, ma anche creare valore economico e sociale di lungo periodo. In questo contesto, però, l’emergenza casa non può più essere ignorata. Servono strumenti finanziari innovativi, incentivi urbanistici e una fiscalità più favorevole per sostenere il mercato e stimolare investimenti nell’affordable housing, sia per la locazione che per l’acquisto. Ance, in collaborazione con Confindustria, propone un piano nazionale per la casa accessibile, basato su partenariati pubblico-privati. Bergamo deve farsi promotrice di un nuovo modello di sviluppo urbano, in grado di coniugare qualità abitativa, sostenibilità e accessibilità economica. Solo con un’azione coordinata tra istituzioni e operatori del settore potremo rispondere in modo efficace alla crescente domanda di alloggi e garantire il diritto alla casa per tutti.”

“La missione di Invimit è perseguita tenendo ben presente i target non solo finanziari, ma anche ‘etici’ della SGR. I progetti di investimento che la Società porta avanti sono orientati sul medio-lungo periodo e sono fortemente connotati in termini di valorizzazione dei territori, di sostenibilità, di beneficio per la società, fermo restando il perseguimento degli interessi dei partecipanti e l’obiettivo più generale della riduzione del debito. Siamo nati – è il commento di Invimit – per interpretare un ruolo che altri soggetti privati hanno difficoltà ad interpretare: assorbire i rischi connessi con la natura dei progetti immobiliari, al fine di consentire ad altri investitori privati di partecipare all’investimento e sviluppare il progetto”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Calendario eventi

Ultimi articoli

Related articles

E’ primavera!

Cari tutti, abbiamo letto da pubblicazioni scientifiche che l'equinozio di primavera si è verificato ieri alle ore 10.01....

Aspesi con le famiglie rimaste “senza casa” a Milano

Riceviamo dall'ufficio stampa di Aspesi e volentieri pubblichiamo L’appello lanciato ieri pomeriggio dal Comitato Famiglie Sospese, Vite in Attesa,...

Case green, il futuro passa dalla conoscenza della direttiva Epbd

Rete Irene, network di imprese specializzate nel rinnovamento energetico degli edifici, ha organizzato, tramite un webinar, un momento...

Data Center Nation 2025: il 2 aprile a Milano, Deerns tra i protagonisti del dibattito

L'appuntamento con Data Center Nation 2025 che si terrà il 2 aprile a Milano presso Allianz Mico si conferma un punto di riferimento per...