“Il progetto sperimentale Salva Affitto rappresenta un passo significativo verso un nuovo modello di welfare abitativo che mette al centro la prevenzione e l’intervento tempestivo. Come Fondazione Welfare Ambrosiano siamo orgogliosi di affiancare il Comune di Milano e Milano Abitare in questa iniziativa che risponde a un bisogno concreto emerso dalla nostra esperienza quotidiana: il 73% delle richieste di microcredito che riceviamo è infatti legato a spese per la casa quali affitto, spese condominiali, piccole ristrutturazioni”.
Parla così Heidi Ceffa, direttrice Fondazione Welfare Ambrosiano – FWA, in merito al nuovo progetto Salva Affitto, nato dall’esigenza di offrire allo stesso tempo la giusta tutela ai proprietari e l’adeguato sostegno agli inquilini in difficoltà nel sostenere le spese di affitto. Più nel dettaglio, il Fondo è destinato a coloro che non godono dei requisiti di merito creditizio necessari per ottenere un credito bancario che vada a compensare le morosità sull’affitto. In questo modo il Fondo può anticipare le somme direttamente al proprietario, pianificando per il locatario un programma di restituzione sostenibile.
Il progetto rientra nel complesso quadro del caro affitti, una tematica da tempo calda principalmente a Milano ma anche nelle altre metropoli d’Italia, e per la quale sono aperti numerosi tavoli di discussione. FIMAA MiLoMB è presente sul tema a tutti questi tavoli di lavoro, a cominciare proprio da quello di FWA con la quale il rapporto vige ed è consolidato da anni tramite la persona di Beatrice Zanolini, direttore FIMAA MiLoMB e membro del Consiglio di Indirizzo della fondazione in rappresentanza della Camera di Commercio di Milano.
“Lavoriamo da anni per promuovere gli affitti a canone concordato, grazie anche alla sottoscrizione di specifici Protocolli istituzionali e alla partecipazione ad Osservatori di mercato – dichiara Zanolini – e grazie alla collaborazione attiva e sensibile della nostra rete di Associati sui Territori di nostra competenza siamo in grado di fornire non solo segnalazione di prodotti immobiliari idonei ma anche dati concreti sui valori di mercato, sul rapporto domanda / offerta, sulle esigenze abitative che provengono da fasce più in difficoltà come studenti, lavoratori atipici, giovani nuclei famigliari”.
Il tema è molto “caldo” certamente per la città di Milano ma si è ormai allargato a tutta la Città Metropolitana. Per questo l’impegno sia di FWA che di FIMAA MiLoMB si è esteso oltre i confini di Milano con accordi stipulati con i Comuni più interessati dal problema.
“Salva Affitto si inserisce infatti in un percorso più ampio, intrapreso al fine di rafforzare la sicurezza abitativa nel territorio metropolitano, dal Credito Solidale per l’Abitare alla collaborazione con l’Agenzia C.A.S.A. per i comuni del Sud Est Milano – continua Ceffa – La nostra missione è intercettare i bisogni delle ‘aree grigie’ del welfare, coloro che non hanno accesso alle tradizionali forme di protezione, e trasformarli in soluzioni concrete. Con ‘Salva Affitto’ non offriamo solo strumenti finanziari, bensì percorsi di accompagnamento che puntano a ricostruire l’autonomia economica delle famiglie. Intervenire nei primi mesi di difficoltà, prima che si inneschino spirali di indebitamento – dichiara ancora la direttrice di FWA – significa proteggere sia gli inquilini che i proprietari e preservare la coesione sociale del nostro territorio. È un approccio sistemico che coniuga welfare, politiche pubbliche e territorio, nella convinzione che solo attraverso il lavoro di rete si possano affrontare efficacemente le sfide abitative contemporanee”.
A cura di Sofia Gennaro, segreteria FIMAA MiLoMB