Overtourism, per Assorestauro “necessario equilibrio tra conservazione e gestione dei flussi turistici”

Data:

Riceviamo dall’ufficio stampa di Asorestauro e volentieri pubblichiamo

Il recente dibattito che ha visto protagonisti il Van Gogh Museum di Amsterdam e la Cappella Sistina riportano l’attenzione sul tema dell’overtourism e sulle conseguenze per le città d’arte.

Assorestauro – Associazione nazionale di categoria per il restauro architettonico, artistico e urbano – sottolinea come il fenomeno debba essere trasformato da rischio concreto per la conservazione del patrimonio a un’occasione da cogliere, affrontandolo con strategie di gestione innovative e condivise.

I rischi sono evidenti: la concentrazione dei flussi turistici sempre sugli stessi siti mette sotto pressione i monumenti e le opere, riduce la qualità della vita delle comunità locali e rischia di snaturare l’identità stessa dei centri storici. Senza una gestione consapevole, la bellezza può trasformarsi in fragilità, imponendo interventi emergenziali e spesso tardivi.

Ma allo stesso tempo, il fenomeno è anche il segno di una straordinaria domanda culturale che se incanalata correttamente può diventare un motore di sensibilizzazione e partecipazione attiva. In molti Paesi – dagli Stati Uniti al Regno Unito – i visitatori contribuiscono direttamente alla tutela attraverso charity, fondazioni e membership. Un modello che potrebbe ispirare nuove forme di collaborazione pubblico-privato anche in Italia, trasformando lo stupore della visita in consapevolezza e sostegno concreto.

“Prendersi cura dei nostri monumenti non può più essere un intervento sporadico o emergenziale, ma deve diventare un processo strutturato, strategico e programmato, fondato su monitoraggi ambientali, ricerca scientifica e nuove tecnologie. Conservazione e gestione dei flussi turistici devono procedere insieme: senza questo equilibrio, la bellezza rischia di diventare fragilità. Se però il turismo viene governato, può trasformarsi in un alleato della tutela. I visitatori stessi, sensibilizzati e coinvolti, possono contribuire direttamente come avviene già all’estero. L’Italia, con le sue competenze, i suoi laboratori e i suoi cantieri di eccellenza ha tutte le carte in regola per diventare un modello internazionale capace di conciliare accoglienza e salvaguardia. Solo così potremo garantire che le generazioni future possano, come Goethe nella Sistina, “guardare e strabiliare” senza che lo stupore si trasformi in consumo” – dichiara Andrea Griletto, direttore di Assorestauro.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

Related articles

Cbre con Prologis per l’impatto sociale e la community engagement nel park di Piacenza

Cbre è al fianco di Prologis per la definizione della strategia di impatto sociale e la gestione delle...

Al via Make me home, startup dedicata all’advisory immobiliare per investitori privati

Nasce Make me home, startup italiana dedicata all’advisory immobiliare per investitori privati. Il cuore dell’offerta è il format...

In crescita nell’H1 investimenti e canoni prime del settore logistica

Il settore logistico italiano consolida la sua posizione, confermando capacità di attrazione per gli investitori. Il primo semestre...

Posati i due ponti che collegano Cascina Gobba e quartiere Adriano a Milano

Nei giorni scorsi sono stati posati a Milano i due ponti che saranno utilizzati per il passaggio della...