Nel primo trimestre dell’anno, tutti i settori dell’edilizia registrano un forte calo congiunturale, che risulta più consistente per il comparto non residenziale. In termini tendenziali, la flessione particolarmente marcata dell’edilizia residenziale porta il numero delle abitazioni ai valori più bassi dal terzo trimestre 2020. La diminuzione, seppure meno accentuata, è rilevante anche per la superficie non residenziale.
Lo definisce l’Istat che, sulla base delle autorizzazioni riguardanti il comparto residenziale nel primo trimestre 2025, stima un forte calo congiunturale sia del numero di abitazioni (-10,2%), sia della superficie utile abitabile (-7,2%), al netto dei fattori stagionali.
Anche l’edilizia non residenziale registra una notevole flessione (-11,4%) rispetto al trimestre precedente.
Nel primo trimestre dell’anno, la stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, è pari a 11.958 unità; la superficie utile abitabile, è di circa 1,06 milioni di metri quadrati, mentre quella non residenziale si attesta poco al di sopra dei 2,25 milioni di metri quadrati.
Nel trimestre in esame, il settore residenziale mostra una considerevole diminuzione, rispetto al primo trimestre 2024, sia del numero di abitazioni (-19,4%), sia della superficie utile abitabile (-14,1%).
La superficie dei fabbricati non residenziali diminuisce del 10,5% nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.