Next Re Siiq ha annunciato il ritorno in nero per l’esercizio 2024, registrando un utile consolidato di 1,61 milioni di euro, in netto contrasto con la perdita di 9,44 milioni di euro del 2023. Questo miglioramento è stato accompagnato da un incremento dell’Ebitda consolidato, che si attesta a 2,06 milioni di euro rispetto ai -0,64 milioni dell’anno precedente.
Un altro dato rilevante è la marcata riduzione dell’indebitamento finanziario consolidato, sceso a 1,35 milioni di euro dai 57,08 milioni di fine 2023. L’azienda spiega questa evoluzione positiva con lo stralcio parziale di un finanziamento verso Cpi e con il rimborso parziale anticipato dello stesso. Di conseguenza, il Net Loan to Value consolidato è passato da un significativo 44% nel 2023 a un confortante -1,88%.
Il consiglio di amministrazione proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo ordinario di 0,06 euro per azione. La data di stacco della cedola è prevista per il 5 maggio 2025, con record date il 6 maggio e pagamento il 7 maggio 2025.
Guardando al futuro, il Cda ha approvato il Piano Industriale 2025-2029, che punta a una significativa crescita dimensionale del portafoglio immobiliare attraverso aumenti di capitale in natura per 150 milioni di euro nel periodo 2026-2028. Il piano prevede inoltre il rimborso dell’esposizione debitoria residua entro il 2026, utilizzando risorse esistenti e generate dalla gestione. Questa strategia mira a rendere Next Re più attrattiva per potenziali investitori istituzionali, contribuendo al processo di aumento di capitale e alla creazione di valore per gli azionisti. La riclassifica del valore dell’immobile di Milano in via Spadari 2/A come “Attività in dismissione” ha inciso sulla riduzione del valore degli investimenti immobiliari.
Il ritorno all’utile non è però bastato agli investitori sul mercato per festeggiare il titolo. Il titolo, nel primo pomeriggio, perde in Borsa il 2,63%, pari a 0,08 euro, ossia 2 centesimi in più di quanto sarebbe giustificato dallo stacco del dividendo.