Nel primo semestre i consumi languono e perdono lo 0,5% in valore

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Nel primo semestre 2024 i consumi languono e archiviano i primi 6 mesi dell’anno con un -0,5%, leggermente al di sotto delle previsioni sull’anno nell’ordine del +1% che, comunque, rimane un obiettivo plausibile, considerate le differenti dinamiche nei vari mesi del 2023 che, dopo una brillante partenza, si era poi indeboliti nel corso della seconda metà.

Il dato è frutto dell’analisi dell’osservatorio permanente Confimprese-Jakala sull’andamento dei consumi, che ha tracciato il consuntivo del I semestre 2024 sul I semestre 2023.

Giù anche la ristorazione

I settori merceologici sono praticamente allineati intorno alla media con la ristorazione a -0,3% che, considerato l’andamento dei prezzi, implica la riduzione del numero degli scontrini. In campo negativo anche abbigliamento-accessori a -0,6% e altro retail a -0,7% sempre caratterizzato da alta volatilità dei vari settori con maggiore dinamica nei servizi e debolezza nel comparto casa-arredo.

Con riferimento ai canali di vendita c’è allineamento tra centri commerciali  e high street intorno alla media, -0, 4% per entrambi, e la conferma del travel come canale più dinamico a +2,6%A livello geografico le migliori performance si registrano al nord con entrambi nord-est e nord-ovest a -0,3%, più debole il sud  a -1,4% e fanalino di coda il centro che chiude a -2,2%.

Giugno chiude  a +0,3%

Il mese di giugno torna a mostrare un timido segno positivo chiudendo a +0,3% vs giugno 2023. Capofila delle performance il settore ristorazione con +3,9% complice anche l’inflazione dei prezzi del settore. Segue altro retail con un -1,0% sempre caratterizzato dall’alta volatilità dei vari settori con maggior dinamica nei servizi e debolezza nei settori legati alla casa. Fanalino di coda abbigliamento-accessori a -1,8% il risultato peggiore da gennaio 24, anche a causa della situazione metereologica sfavorevole in molte aree del Paese e l’attesa dell’inizio dei saldi.

Nei canali di vendita, si registrano buone performance dei negozi di prossimità (zone periferiche delle metropoli e piccoli centri) che fanno segnare un incoraggiante +3,5%, seguito dai centri commerciali pure positivi a +1,6%. Più deboli le high street in negativo a -1,6%.

Quanto alle aree geografiche si distingue il nord con nord-est a +1,1% e nord-ovest a +0,3%, mentre il sud soffre a -4,0%. Lievemente negativo il centro Italia. Nelle regioni bene la Basilicata a +4,6%, mentre il Friuli Venezia Giulia flette a -4,1%. Nelle città di provincia Matera è la meglio performante a +5,5%Udine la peggiore a -5,0%.

“Il mese di giugno – avverte Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese – non porta particolari novità al quadro delineatosi nei primi mesi del 2024. Il primo semestre, infatti, chiude in leggero campo negativo a conferma di un atteggiamento prudente dei consumatori in relazione al ridotto potere di spesa ed all’instabilità geopolitica. Da notare che soprattutto per il settore ristorazione che ha visto un andamento più marcato dei prezzi, questi valori indicano una chiara tendenza alla riduzione degli atti di acquisto e/o in abbinata a uno slittamento verso fasce prezzo più economiche. Non paiono esserci particolari ragioni per cambiamenti significativi nei mesi a venire a esclusione del mero effetto numerico di paragone con il 2023 ove i mesi iniziali avevano dinamiche più favorevoli dei mesi finali e quindi il confronto tenderà a essere più favorevole nei prossimi mesi”.

“Nel mese di giugno 2024 – osserva Alessandro Olivari, senior partner Jakala – il settore retail registra risultati in leggera ripresa rispetto allo stesso mese del 2023 pari a +0,3%. A trainare questo risultato è la ristorazione, unico settore a mostrare performance positive nel mese con un +3,9% rispetto a giugno 2023 a fronte di risultati negativi per abbigliamento-accessori a -1,8% e altro retail a -1,0%. Il primo semestre del 2024 complessivamente si chiude in negativo registrando -0,5% rispetto al primo semestre dello scorso anno, ma con trend in ripresa nel confronto mese su mese che sarà da verificare nella seconda metà dell’anno”.

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