Nel 2023 gli investimenti in Pbsa in Italia hanno superato i 300 milioni di euro, complice la transazione core di uno studentato operativo a Milano sud. I primi 9 mesi del 2024 hanno comunque raggiunto quota 90 milioni di euro, più di un terzo degli investimenti nel living nel paese (Fonte JLL) e per la fine dell’anno si attende la chiusura di importanti operazioni che potrebbero far lievitare i volumi.
Volumi che riflettono l’interesse degli investitori nazionali e internazionali nello student housing, spinto da una cronica mancanza di posti letto nel paese e dall’aumento di studenti attratti dall’offerta formativa delle università italiane.
L’Italia ha infatti aumentato il numero di università classificate nei QS world university rankings, salito a 18 (+29% rispetto al 2021) e i dati parlano di un aumento degli studenti Erasmus che scelgono l’Italia come destinazione (+40% dal 2019).
In sostanza, in Italia attualmente (anno accademico ‘23-’24) ci sono 1,95 milioni studenti (+3,1% rispetto all’anno precedente) e l’offerta di posti letto è stimata in circa 72.000 unità (20% gestite da operatori privati).
>Con il 4% di provision rate sul territorio (1,95 milioni di studenti contro circa 72.000 letti a disposizione), l’offerta è quindi ampiamente insufficiente per coprire la richiesta di alloggi nel paese.
Gli operatori stranieri entrano e si consolidano nel mercato italiano
>A dicembre Global student accommodation (Gsa International Limited), multinazionale leader nella gestione di asset immobiliari per studenti ha acquisito un sito in via di sviluppo in via Trentacoste a Milano.
L’operazione ha segnato l’ingresso di Gsa nel mercato italiano e rappresentato un passo avanti nell’esecuzione della forte pipeline di investimenti dell’azienda, che sta costruendo una propria posizione di mercato in città chiave italiane ed europee. Il progetto prevede la realizzazione di un moderno complesso residenziale per studenti con 515 posti letto, oltre a strutture dedicate agli studenti.
>A metà ottobre 2024 Ardian e Rockfield, piattaforma verticalmente integrata per lo student housing con uffici a Madrid e Amsterdam hanno ufficializzato la partnership strategica a lungo termine per investire in alloggi studenteschi in tutta l’Europa continentale, che ha visto Cbre Investment Management primo investitore con un commitment iniziale di 500 milioni di euro.
Le società hanno quindi completato il primo investimento a Firenze: un immobile cielo-terra venduto da Cds Holding Spa, situato nel quartiere di Novoli, a pochi minuti dal campus di Scienze Sociali dell’Università di Firenze. Lo studentato offre 404 posti letto e l’’asset ha registrato un tasso di occupazione vicino al 100%.
“Acquistare un immobile completamente affittato in un mercato ambito come quello di Firenze, dove l’offerta è limitata, è stata per noi l’opportunità ideale per avviare la costruzione della nostra piattaforma PBSA (Private Built Student Accommodation) in Italia e in Europa. Questa acquisizione dimostra quanto crediamo nel mercato degli alloggi per studenti in Italia e la nostra fiducia nella domanda a lungo termine su Firenze, che continua ad avere pochi progetti di sviluppo in corso. Non sarà il nostro ultimo investimento in Italia e miriamo a diventare un punto di riferimento nel mercato degli studentati di alta qualità”. Aveva commentato Juan Acosta, partner e cio Rockfiled.
>Parla svizzero l’investimento torinese inaugurato a metà settembre nella ex sede Lavazza di Corso Novara 59. Relife Torino è un progetto di Real Asset Capital, società ginevrina attiva in tutti i segmenti della gestione e dello sviluppo immobiliare, e Relife, azienda italiana specializzata nei servizi legati al settore degli alloggi per studenti.
Il progetto di riqualificazione edilizia da circa 50 milioni di euro è composto da due edifici ed è stato sviluppato per ospitare 202 stanze nel building di Corso Novara 59 e 98 in Via Tollegno 22. Le due strutture possono ospitare fino a 330 studenti e ad oggi sono già 25 le nazionalità presenti: dall’Iran al Marocco, dall’Olanda alla Spagna e anche dal Sud America. Relife stima di arrivare ad ospitare oltre 50 nazionalità entro la fine di questo primo anno accademico.
È anche una questione di fondi
Nuove società che approdano nel mercato italiano e nuovi fondi dedicati allo student housing, come Mathelt, fondo istituito e avviato da Kryalos a ottobre 2024 con un obiettivo di raccolta superiore a 100 milioni di euro, la cui politica d’investimento è focalizzata su terreni ed immobili esistenti da sviluppare, risanare o ristrutturare con potenziale di riconversione in studentati di nuova generazione localizzati presso le principali città universitarie italiane.
E poi ci sono nuovi fondi creati ad hoc da società estere. A maggio 2024 il fondo Value Add SH, gestito da Savills Im Sgr per conto dell’investitore Barings, ha acquisito un terreno di circa 25.000 metri quadrati a Roma.
Nel complesso attualmente dismesso a est del centro cittadino, in via Umberto Partini, collegato attraverso il sistema di trasporto pubblico all’università La Sapienza, il fondo svilupperà uno studentato di circa 8.000 metri quadrati, composto da circa 270 stanze singole e spazi ricreativi, con apertura prevista per l’anno accademico 2026/2027. L’investimento è per il primo studentato per Barings in Italia per conto del suo secondo fondo immobiliare paneuropeo con strategia value add Breeva II.
Nuove Jv per lo student housing europeo
A inizio anno la società svizzera Partners Group e DeA capital real estate hanno costituito una nuova piattaforma paneuropea con Camplus, che svilupperà e gestirà asset di alloggi per studenti di nuova generazione (Pbsa) in Europa e che mira a diventare un leader di mercato nel settore, con un obiettivo di oltre 5.000 posti letto.
L’impresa comune sarà costituita da due progetti di sviluppo: Camplus Ivry, un progetto da 448 posti letto a Ivry-Sur-Seine, a Parigi, e Camplus 22@, un sito di sviluppo da 250 posti letto nel distretto tecnologico 22@ di Barcellona. L’impresa comune sta portando avanti una pipeline di altri progetti, con l’ambizione di costruire una piattaforma leader di posti letto Pbsa in mercati poco forniti in Francia e Spagna.
Il 2024 si conferma quindi un anno dove lo student housing italiano ha attratto investitori esteri, in uno scenario dove anche le società italiane hanno comunque cominciato a operare nelle città europee dove la richiesta di alloggi è alta e la domanda è ancora insoddisfatta.