Dove nascono, fioriscono e crescono i talenti

Data:

Formazione, educazione, apprendimento sono da sempre una questione fondamentale per lo sviluppo delle nostre comunità, ma oggi sono anche oggetto di riflessioni radicali sul nostro presente e sul tempo sospeso che stiamo vivendo. Un tempo che ha un forte impatto sulle giovani generazioni, sul loro potenziale espressivo e la loro crescita all’interno della società e del mondo del lavoro, ma anche un tempo potenzialmente fertile per elaborare nuovi modelli di relazione che coinvolgono tutti, in ogni ruolo professionale ed età formativa.

Il tema è oggi sviluppare l’apprendimento tra generazioni diverse, e mantenerlo aperto e fecondo: ciò richiede nuovi ponti e alleanze tra scuola, lavoro e società, studenti e docenti, junior e senior, ma soprattutto invita a elaborare un’altra progettualità – pedagogica, lavorativa e anche civica – che sappia attivare modalità divergenti rispetto ai modelli di pensiero convenzionali cui siamo abituati per esplorare direzioni e possibilità alternative e produrre nuove idee.

Come fare? Quali parametri mettere in gioco?

Se ne parlerà il 21 aprile con Daniela Lucangeli, professore ordinario di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso l’Università di Padova, e Franco Guidi, ceo e partner Lombardini22, in una libera conversazione che affronta un argomento complesso in modo interdisciplinare ma partendo da una premessa comune.

La necessità, nella leadership e nei rapporti intersoggettivi, di passare da un modello giudicante (ancora prevalentemente diffuso) alla valutazione, cioè a una “segnaletica” che orienti in modo più articolato il rapporto con le “persone significative” di riferimento per la crescita individuale, umana e professionale.

Ciò implica il riconoscimento dell’errore come parte integrante della crescita stessa, e una piena valorizzazione delle interazioni tra sfera cognitiva ed emozioni (che sono il substrato “pilota” dei nostri processi decisionali). Di fatto significa superare il principio di pura prestazione tecnica e sviluppare competenza sociale, equilibrio tra capacità cognitiva ed emotiva, contesti di ascolto reciproco.

Contesti nei quali gli spazi hanno un ruolo non secondario, poiché essi stessi sono generatori di emozioni e quindi luoghi che possono fare la differenza:

“In un contesto di bellezza percepita, i processi di apprendimento danno risultati più duraturi, elaborati e approfonditi”, afferma Lucangeli.

Siamo quindi chiamati a una sfida culturale, spaziale, organizzativa che coinvolge le nostre comunità educanti, progettuali e anche il mondo immobiliare: accompagnare l’evoluzione di ognuno creando ambienti che stimolino il desiderio di crescita e di formazione continua, individuale e soprattutto collettiva, in un sistema di reciproca fiducia intergenerazionale che richiede un’attitudine aperta e condivisa:

“Siamo tutti di fronte a un mare sconosciuto, a un mondo che cambia velocemente – afferma Guidi – Stiamo cercando di capirlo. Il nostro intento è trovare insieme il modo di affrontarlo, trovando una rotta comune e poi barra dritta!”

Clicca QUI per registrarti all’evento.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

Related articles

Il comune di Milano aggiorna i valori di monetizzazione per le aree standard

Mediante la Determinazione dirigenziale n. 2808 del 10 aprile 2025, la Direzione Rigenerazione Urbana del Comune di Milano...

Vuoti commerciali: non bastano gli esercenti, serve il territorio per riempirli

Un importante evento sul tema dei “vuoti commerciali”, i locali posti al piano strada e a destinazione d’uso...

Nell’hospitality il business è solista mentre il turismo sussurra

Nel primo trimestre del 2025 l’hospitality si è presa una bella fetta della torta: 23,6% degli investimenti fatti,...

La Sia chiude il ’24 con utile a 1 mln di euro

L'assemblea degli azionisti di La Sia S.p.a.ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024, che evidenzia...