Sale la propensione verso strumenti finanziari sostenibili, come i mutui green, il cui sviluppo nel nord-ovest ha registrato una crescita pari all’87%, passando dall’11,2% al 20,9% (confronto 2024-2025 elaborato da Qualis).
Nei primi sei mesi del 2025 i mutui hanno sostenuto il 46% delle compravendite, per un totale di 22,7 miliardi di euro erogati, con una previsione di chiusura d’anno a 45,4 miliardi, circa +20% su base annua. I mutui green – attualmente limitati all’acquisto di immobili efficienti o alla riqualificazione con riduzione dei consumi superiore al 30% o il passaggio di due classi energetiche – rappresentano il 20,4% delle nuove erogazioni, in forte crescita rispetto al 3% del 2020.
I dati emergono dall’osservatorio Restructura, realizzato da Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo Immobiliare.it, e completato da analisi del Politecnico di Torino e di Qualis in vista della 37 a edizione di Restructura, il salone organizzato da Gl events Italia, in programma a Torino all’Oval Lingotto Fiere.
La tassonomia Ue, come recepita nel panorama bancario italiano nel 2024, ha ampliato il bacino degli immobili “green”, includendo anche edifici con consumi contenuti ma in classi energetiche inferiori, rendendo il credito sostenibile più accessibile e diffuso, con un effetto di “democratizzazione” del concetto di casa efficiente.
Il confronto tra mutui green e brown nel 2025 mostra un prezzo medio di acquisto più elevato per gli immobili green (+50.200 euro), età media dei contraenti più bassa (36,1 anni contro 39,1), reddito medio più elevato (39.600 euro vs 33.300 euro).
Come sottolineano i dati del Politecnico di Torino, la classe energetica influenza in modo significativo il prezzo soprattutto nelle aree periferiche, dove la riqualificazione incide maggiormente sul valore degli immobili. Esiste però una generale disponibilità crescente a investire in retrofit energetico, generando co-benefici multidimensionali – ambientali e sociali – in termini di salute, comfort e qualità dell’aria.
Per una casa green +50% di valore rispetto a un immobile energivoro
Una casa ad alta efficienza energetica (classe A) può valere fino al 50% in più di un immobile energivoro e la ricerca dell’osservatorio ha evidenziato una ricerca di immobili ad alto potenziale che, grazie a una ristrutturazione finalizzata a migliorare la performance energetica e lo stato manutentivo, possono raggiungere incrementi di valore tra il 7% e il 30% (dato Immobiliare.it Insights, case study città di Torino).
La sostenibilità, quindi, non è più una nicchia, ma un driver di mercato e un motore di crescita: sempre più cittadini fanno scelte green, sia dal punto di vista finanziario che immobiliare.
“Questo è il luogo dove idee, persone e progetti si incontrano per costruire insieme il futuro delle nostre città – dichiara l’amministratore delegato di GL events Italia Gábor Ganczer -. L’Osservatorio è uno strumento concreto per leggere e comprendere i trend che stanno trasformando il settore. I dati dimostrano che la sostenibilità è ormai un fattore strutturale del mercato immobiliare e il nostro impegno è promuovere la cultura del costruire consapevole, che unisca innovazione e responsabilità sociale”.