“Oggi Milano fa parte di un network internazionale di città che hanno un sistema valoriale condiviso. L’orientamento politico dei sindaci, in questo caso, non è dirimente, perché le città oggi hanno obiettivi largamente condivisibili”.
La collaborazione a ogni livello è quindi, secondo quanto affermato dall’assessore all’Urbanistica del comune di Milano Pierfrancesco Maran, elemento fondamentale per lo sviluppo urbanistico e demografico delle città nei prossimi anni.
Pur avendo ogni città specifiche caratteristiche e vocazioni, i valori sottostanti e la conseguente azione devono essere comunque condivisi. “Un esempio è quello dell’inquinamento ambientale – spiega Maran – le azioni di contenimento che come Milano mettiamo in campo rischiano di essere insufficienti se non facciamo rete con le altre città padane”.
Soprattutto, le città in crescita, come il capoluogo meneghino, dovranno riuscire a “essere inclusive” verso i newcomers. Tecnologie e cooperazione dovranno quindi “aiutare a produrre una difesa dalle ineguaglianze”, un tema che emerge più prepotentemente quando la popolazione aumenta e arrivano nuovi abitanti.
[…] Maran: “La Milano che cresce vuole essere una città inclusiva” […]
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